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Che cosa del passato è così importante da dover rimanere nella memoria per sempre? In quali ricordi si trovano custoditi i fondamenti della nostra identità? In quale modo la coscienza di sé permette alla collettività e ai suoi membri di percepirsi come unità
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Alla Maniera dei Briganti
18,00€17,10€Dalla Parma rossa dell’anteguerra e delle battaglie interventiste fino all’esperienza di guerra nel Veneto e poi nel Carso, si dipana l’odissea di una generazione partita con grandi speranze di rinnovamento e poi gettata nella crisi del dopoguerra. Parma è città emblematica di questo cerchio che si chiuderà sul fascismo tradendo le aspettative di molti. Le parole asciutte e antiretoriche del protagonista s’intrecciano con la voce narrante che come in un film ci porta fin dentro la trincea, ad altezza d’uomo, fino a respirare con lui l’odore acre del combattimento. La Grande Guerra ne esce a colori, romanzo di formazione di una generazione.Ettore Cavalli (Parma 1891 - Opera 1987), ragioniere, fu un parmigiano dell’Oltretorrente, cuore pulsante della Parma popolare. Dopo la guerra, lasciata Parma, fu procuratore generale delle Cartiere Sterzi. Giorgio Cavalli (Verbania 1954) vive a Milano. Già insegnante di liceo in Piemonte e Lombardia e traduttore, è membro della redazione della rivista storico-letteraria “LineaTempo”. -
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Gli Arditi sul Grappa e a Susegana
18,00€17,10€La storia degli arditi che per l’80% provenivano dai ceti più umili delle campagne è uno dei pochi momenti della storia in cui “gli umili” vi entrano con i loro nomi e luoghi di nascita. Entrano come attori storici al pari di quelli delle classi che avevano monopolizzato il romanzo nazionale. Non conoscere le situazioni estreme e i sacrifici incredibili che questi ventenni superarono è stato finora una mancanza della storiografia italiana che li ha accomunati a protofascisti, quando invece, anni dopo, solo un’esigua minoranza aderì al fascismo e anzi molti divennero famosi antifascisti, come Ettore Viola che fu presidente dell’Associazione nazionale ex combattenti e partecipò all’Aventino rischiando la vita e altri ancora tra cui Sebastiano Ponzio di San Sebastiano, Leonida Répaci, Ottone Rosai e Angelo Giuseppe Zancanaro, per citare solo i più famosi, a sfatare il pregiudizio che vuole gli arditi precursori del fascismo semplicemente perché il regime li utilizzò per la sua ideologia totalitaria. Questo è il quarto volume dei sette previsti della Storia illustrata degli arditi. Volumi usciti:(2014); (2018); (2019); di prossima pubblicazione: La grande battaglia dell’ultimo inverno. Arditi e brigata Sassari nella battaglia dei Tre Monti il 28-31 gennaio 1918.Filippo Cappellano: ha frequentato il 165° corso dell’Accademia Militare. Ha operato a lungo in unità corazzate del V Corpo d'Armata di stanza in Friuli. Attualmente presta servizio presso l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito. Ha conseguito due lauree in Scienze politiche e in Scienze Strategiche. Collabora con varie riviste specializzate tra cui “Storia Militare”, “Rivista Militare”, “Rassegna dell’Esercito”, “Tecnologia e Difesa”, “Raids”, “Panorama Difesa”, “Corazzati”, "Storia e battaglie". Basilio di Martino: Generale dell'areonautica, è uno dei maggiori storici militari italiani, con F. Cappellano è autore de "I reparti d'assalto italiani nella grande guerra (2011, 2017). Per la Gaspari ha pubblicato "L'aviazione italiana a Caporetto" (2015), con F. Cappellano e A.Gionfrida "Un esercito forgiato nelle trincee, l'evoluzione tattica dell'esercito italiano nella grande guerra" (2008). PAOLO GASPARI: in più di vent’anni di ricerche ha portato alla luce i 16.000 memoriali degli ufficiali fornendo una rilettura innovativa di Caporetto e delle battaglie della ritirata. Storico della Grande Guerra conta al suo attivo numerose pubblicazioni, pubblicate dall'omonima casa editrice di Udine di cui è fondatore -
Sovrastando la città di Gorizia a settentrione, il Monte Sabotino è il testimone silenzioso di una storia che affonda le origini in un passato lontano. Attraverso le sue trame racconta la storia di genti e natura che, nel corso dei secoli, hanno contribuito a formare la nostra attuale civiltà. Una porzione di territorio di pochi chilometri quadrati dove si possono leggere come in una enorme enciclopedia naturale tutte le fasi che hanno contraddistinto lo sviluppo e l’evoluzione delle zone e dei popoli di questo lembo d’Italia. Il Sabotino è un grande libro aperto sulla storia
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L’Italia in Treno Vol.1
29,00€27,55€150 anni delle ferrovie italiane raccontati dai grandi illustratori Achille Beltrame, Walter Molino, Vittorio Pisani, Rino Ferrari, Aldo Raimondi e Ugo Matania. Un'affascinante storia anche per gli aspetti tecnici e ingegneristici del decollo industriale italiano e della vita sociale legata al treno. La ferrovia ha segnato in profondità la storia d'Italia ed è stata un elemento fondamentale nella costruzione dell'identità nazionale. Fattore di progresso non solo tecnologico ma anche economico e sociale, il treno ha costruito legami, ha messo in comunicazione genti, paesi e città ed ha rappresentato, in molte zone del Paese, la prima concreta presenza dello Stato Italiano. I treni, le stazioni, gli infiniti binari che venivano srotolati in ogni angolo della penisola, le ardite opere d'ingegneria sono stati i simboli audaci della forza di un popolo che lavorava alla costruzione di quell'identità nazionale necessaria per affrontare le sfide della modernità. (dalla Prefazione di Mauro Moretti)Guido Magenta, ingegnere meccanico specializzato in trasporti, si è dedicato agli aspetti storici e tecnici dei trasporti su rotaia. Svolge attività di divulgazione di cultura ferroviaria con conferenze pubbliche, interventi didattici nelle scuole e lezioni universitarie al Politecnico di Milano. -
Rommel a Caporetto
20,00€Dopo Le bugie di Caporetto, che ricostruiva lo sfondamento del 24 ottobre, in questo volume si racconta lo scontro tra tedeschi e italiani del 25 e 26 ottobre sui monti a sud di Caporetto, con le testimonianze dei generali e, soprattutto, degli ufficiali subalterni. -
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Occio e Malocchio, Giochi e Svaghi della Grande Guerra
18,00€17,10€Le forme di compensazione e di consolazione che sopperivano ai rischi letali delle trincee. I santini, le pipe, gli accessori per il fumo, le carte da gioco, i dadi, la dama, gli scacchi, il domino, il gioco dell’oca vengono raccolti nelle 350 immagini a colori del volume. -
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La Prima Vittoria sul Piave dopo Caporetto
24,00€22,80€Il primo libro sulla battaglia d’arresto Dopo la ritirata seguita allo sfondamento di Caporetto, nell’ottobre 1917, le truppe italiane della 3a Armata si ritirarono rapidamente attestandosi sulla riva destra del Piave pur con il nemico a poche ore di distanza. In pochi giorni i soldati e i comandi si prepararono a resistere all’imminente attacco. In una minuscola frazione di San Biagio di Callalta, Fagarè di Piave, era stato dislocato un pugno di uomini al comando di un tenente poco più che ventenne. Questi giovani soldati, ai quali si aggiunsero i primi ragazzi del ’99, seppero dapprima contenere l’improvviso assalto nemico, e poi respingerlo in poche ore sulla riva opposta, dando così inizio al periodo della “Battaglia d’arresto”. Questa è la storia di quella fredda mattina del 16 novembre 1917.Renzo Catellani, studioso del costume militare italiano, ha pubblicato saggi su “Uniformi & Armi” e con G. Stella i cinque tomi di Soldati d’Africa (Albertelli 2012), per la Gaspari:(2018). -
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Vita di Guerra
18,00€17,10€Ettore Viola, figlio di contadini della Lunigiana, fu il fante più decorato della guerra. Le sue imprese hanno il sapore dell’epica omerica, tanto più lo furono quelle da civile: Presidente dell’Associazione Nazionale degli ex combattenti in opposizione al fascismo, rimase alla Camera a contrastare il regime fino al novembre 1926. Un grande italiano pervaso di etica civile e onesta.Ettore Viola (Villafranca Lunigiana 1894-Roma 1986), figlio di contadini, si rese protagonista di una serie martellante di episodi di valore a Monfalcone nel 1915 che determinarono il suo passaggio a sottotenente per merito di guerra. Nella primavera 1916, in meno di 60 giorni ebbe due medaglie d'argento e la promozione a tenente per merito di guerra. Da capitano del VI Reparto d'assalto sul Grappa a Ca' Tasson ebbe - unico fante nella guerra - la Medaglia d'Oro e la Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia, in quanto giunto con soli tre uomini nelle trincee nemiche, prese il comando di altre truppe rimaste senza ufficiali e respinse ben undici contrattacchi austriaci. Eletto presidente dell'Associazione degli ex combattenti ad Assisi si oppose all'adesione al partito fascista e all'appoggio del governo. Rimase all'opposizione alla Camera dal novembre 1924 al novembre 1926 - a difendere strenuamente la libertà e la centralità del Parlamento. Espatriato in Cile, svolse opera antifascista durante la guerra. Rientrato in Italia nel 1944 rimarrà in carica come presidente dell'Associazione Nazionale Combattenti fino al 1958. Deputato nel 1948 combatté coraggiosamente contro la corruzione e il conflitto d'interessi di alcuni ministri del governo De Gasperi, venendo anche malmenato in aula. Arrivò perfino ad autoaccusarsi per ottenere una Commissione d'inchiesta e diede fondo a tutti i risparmi del lavoro in sudamerica. Seguendo il suo codice d'onore, le battaglie civili di Viola furono superiori alle sue imprese militari. Eccezionalmente fu consentito di seppellirlo al Sacrario militare del Monte Grappa - in territorio di Crespano - teatro delle sue imprese militari giovanili. Viola fu uno dei veri esponenti di "un'aristocrazia del valore" e ha indicato con l'esempio il rigore etico in quella vita quotidiana dove tutti noi siamo cittadini uguali e liberi. Vi sono pochi uomini che possono vantare coraggio in battaglia e grandi imprese nella vita civile. Quando se ne trova uno, nella storia d'Italia è utile che gli altri cittadini siano messi nella condizione di assaporarne le avventure. -
L'unica guida storico-escursionistica che porta il visitatore alla scoperta delle trincee, dei campi delle battaglie e dei monumenti del fronte italo-austriaco del Carso e dell'Isonzo con un linguaggio semplice e chiaro, adatto anche "ai non addetti ai lavori". Un'aggiornata, esauriente introduzione storica su ciò che è necessario sapere sulla guerra di trincea, sugli eventi bellici e sui grandi e piccoli monumenti sorti in memoria del conflitto, ma anche una guida per conoscere i diversi e non sempre evidenti "segni di guerra" del Carso e del Collio goriziano anche oltre confine, attraverso 11 Itinerari riccamente illustrati, facili da percorrere a piedi e in macchina, interessantissimi sia dal punto di vista storico che naturalistico.
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L’Italia in Treno Vol. 2
29,00€27,55€I 150 anni delle ferrovie italiane raccontati dai grandi illustratori Achille Beltrame, Walter Molino, Vittorio Pisani, Rino Ferrari, Aldo Raimondi e Ugo Matania. Un’affascinante storia anche per gli aspetti tecnici e ingegneristici del decollo industriale italiano e della vita sociale legata al treno. Guido Magenta ci regala ancora un viaggio nell’epoca “gloriosa” dei primi anni della ferrovia italiana, attraverso le immagini ed i disegni che hanno immortalato le ferrovie e che ne hanno alimentato l’immagine del progresso che rappresentavano allora e, che ancora oggi, interpretano.Guido Magenta, ingegnere meccanico specializzato in trasporti, si è dedicato agli aspetti storici e tecnici dei trasporti su rotaia. Svolge attività di divulgazione di cultura ferroviaria con conferenze pubbliche, interventi didattici nelle scuole e lezioni universitarie al Politecnico di Milano. -
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L’Eroe Nascosto Guido Bergamo
17,50€16,63€Le imprese militari e civili di questo ventiquattrenne studente, capitano (per merito) del battaglione , composto da friulani e veneti, sono raccontate anche con un enorme apparato di foto, mappe e schizzi. Guido Bergamo, di Montebelluna (Treviso), repubblicano, interventista democratico, studente di medicina, è, con le sue 4 medaglie d’argento e 4 croci al valor militare, l’alpino più decorato. Fu uno dei designati al trasporto a spalla del Soldato Ignoto all’Altare della patria nel 1921. Fondatore di leghe contadine e di cooperative, leader dei repubblicani sociali del trevigiano, medico dei poveri. Nel 1926, dopo l’esilio e la forzata rinuncia alla politica, divenne un luminare della ricerca sulle patologie polmonari e tisiche e morì proprio in seguito alle dosi di radium assorbito nelle sue ricerche.Lucio De Bortoli insegnante a Treviso, storico, è ricercatore e organizzatore di mostre e convegni nel Veneto. -
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Alpini alla Sbarra
18,00€17,10€Come fu possibile che degli alpini piemontesi passassero per codardi? Un processo agli alpini nell’estate del 1915, finora occultato per non incrinare un mito, scoperto nei faldoni dell’archivio dello Stato Maggiore dell’Esercito. Gli alpini piemontesi del Fenestrelle davanti al Tribunale Straordinario di Guerra nelle Dolomiti, convocato da Luca Montuori e presieduto da Giacinto Ferrero, i generali sulla cui durezza ha scritto Emilio Lussu; come Lussu descrive solo l’accaduto, l’Autore rivisita la vicenda militare e la storia degli alpini condannati con la testimonianza diretta della figlia di uno di loro.Damiano Leonetti (Pontedera, 1961), ingegnere, studioso di storia contemporanea, si occupa di argomenti meno conosciuti della Prima guerra mondiale. Ha pubblicato numerosi studi su “Aquile in Guerra”, rivista della Società Storica per la guerra bianca, e nel volume Le crocerossine nella Grande Guerra (Gaspari 2008) all’interno del progetto “Rileggiamo la Grande Guerra” per il Museo virtuale della Grande guerra di Redipuglia. -
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La Grande Guerra fu dichiarata con il proposito di “liberare” dal giogo degli Asburgo gli italiani “irredenti”, intendendo con questo termine quelli che vivevano ancora nelle terre “occupate”. Quando nel 1921 si trattò di far scegliere la salma da traslare all’Altare della patria, come simbolo dell’ultimo sacrificio degli italiani per aver completato l’unità nazionale, fu scelta la madre di un soldato irredento la cui salma era dispersa, Antonio Bergamas. Maria Bergamas è raffigurata in quasi tutti i libri di testo, ma del figlio Antonio ben poco è stato detto. Questo libro racconta la storia di Antonio e della madre.Lorenzo Cadeddu colonnello della riserva, è insignito dell’onorificenza di Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana e della Croce d’Onore dalla Croce Nera d’Austria. È presidente del Centro Studi storico-militari sulla Grande Guerra “Piero Pieri” di Vittorio Veneto. Tra i suoi ultimi libri:(2019); (2018); (2018) e (2018). Paolo Manzan è nato a Padova nel 1957: architetto, ex funzionario presso un’amministrazione dello Stato. Da molti anni appassionato studioso delle vicende del primo conflitto mondiale, vanta un’approfondita conoscenza dei campi di battaglia dell’Altopiano di Asiago. Il suo interesse e la collezione della storia postale con l’occasionale ritrovamento, di una lettera contenente notizie riguardanti un militare appartenente alla brigata Milano, gli hanno fornito lo spunto per una inedita ricerca su Antonio Bergamas.
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Il Terremoto in Friuli
14,50€13,78€Il 6 maggio 1976 una forte scossa di terremoto provocò morte e distruzione nel Friuli ancora parzialmente immerso nella civiltà contadina. Il sisma cambiò le vite di chi c’era e di chi non c’era: quell’evento segnò un solco nella storia, tracciò un confine netto tra il prima e il dopo. Rileggere oggi le cronache di allora, mentre un altro terremoto come la pandemia sta nuovamente cambiando le nostre vite, significa ripercorrere quel solco per non dimenticare e per continuare a progettare mondi diversi. Quell’esperienza insegna a guardare avanti senza cancellare le tracce del passato, insegna a ripensare il futuro, ad ascoltare le comunità, a ricevere e a restituire la solidarietà, a cogliere l’anima dei luoghi.Giacomina Pellizzari nata a Tolmezzo, laureata in Conservazione dei Beni Culturali, giornalista professionista, lavora al Messaggero Veneto. -
La prima ricostruzione dettagliata, e narrata, dell’azione di ricognizione e di combattimento degli aerei italiani nei giorni di Caporetto, con la descrizione dei combattimenti e degli equipaggi. Oltre 400 i personaggi della narrazione. Il volume è completato da oltre 80 immagini inedite di aerei con le loro schede tecniche
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La Mobilitazione Femminile nella Grande Guerra – Vol. 1
24,50€23,28€Un volume riccamente illustrato sul protagonismo e sulla genesi dell’emancipazione femminile. La guerra accelerò il processo di inserimento delle donne negli uffici e nelle fabbriche, specializzandole in molte professioni. Suore, nobildonne, ragazze e madri, operaie e impiegate di tutte le regioni lavorarono con sacrificio in una guerra che non era più solo d’eserciti, ma di popolo. La guerra che diede il senso d’identità agli italiani. L’unico volume che racconta con centinaia di immagini e foto la guerra delle donne che entrarono in massa finalmente nella vita sociale ed economica dello Stato. -
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I Pupilli della Partia
22,00€20,90€Tra le eredità della Prima Guerra Mondiale ci fu il dramma delle centinaia di migliaia di orfani di guerra, figli in genere di contadini e operai. La ricerca dà voce ai dimenticati protagonisti di quella tragedia. Fino all’epoca napoleonica l’assistenza agli orfani di guerra fu affrontata con la beneficenza e con la carità d’ispirazione cristiana. In Italia la questione degli orfani di guerra suscitò, nel periodo della Grande Guerra, un dibattito sociale e politico concluso con l’obbligo dello Stato di intervenire direttamente nell’assistenza e protezione dell’infanzia. Si affermò la concezione, anche giuridica, del bambino come soggetto diverso dall’adulto, con specifici diritti. In Friuli un ruolo centrale nell’assistenza ebbero il Patronato Friulano per gli orfani di guerra e l’Istituto Pro Orfani di Guerra di Rubignacco. Attraverso gli atti dell’Archivio di Stato di Udine si sono ricostruite le vicende e le lotte di madri ridotte nelle condizioni morali ed economiche più gravi e la tormentata storia di orfani abbandonati, contesi, malati o ribelli ai quali lo Stato dovette dare soccorso.Gaetano Vinciguerra insegnante, studioso di storia e organizzatore di mostre, ha pubblicato innumerevoli studi sul mondo della scuola. -
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Preti in Battaglia
29,00€27,55€Già nell’estate-autunno del 1915 i cappellani non aspettavano solo l’arrivo dei soldati nei posti di medicazione, ma andavano a confortare e a recuperare i feriti sul campo di battaglia, avvicinandosi sempre più alla linea di fuoco, lì dove serviva il loro soccorso, l’incitamento ai barellieri, l’organizzazione dello sgombero. Molti cappellani escono di notte, o di giorno fidando dell’abito talare o della croce cucita sulla divisa, a recuperare i corpi per darne sepoltura. Ma quella dei feriti che invocano soccorso oltre i reticolati e che muoiono senza nessuno vicino è per molti sacerdoti una cosa insopportabile. Ed escono dalle trincee. Seguono in coda le ondate d’assalto per poter subito raccogliere i feriti, e salvarli, e assistere i morenti, e salvarli. Sono giovani che hanno ancora l’ingenuità della gente semplice. Sono lì, abbandonati nella terra di nessuno, assetati, invocanti la mamma. Ecco allora che i cappellani escono dai ripari e di propria volontà per rispettare un vincolo morale, un’etica basata sul desiderio di non deludere chi si attende qualcosa da te, rischiano la vita spesso solo per tenere la mano ai feriti e tranquillizzarli. Eccoli correre tra gli scoppi delle granate. Nessuno l’ha loro ordinato. Anzi il loro posto canonico era il posto di medicazione o l’ospedaletto da campo, abbastanza lontano e sicuro. Il loro coraggio è eroismo puro, perché non raccontarlo? Se non lo si racconta è come se il loro sacrificio non sia mai esistito.Paolo Gaspari in più di vent'anni di ricerche ha portato alla luce i 16.000 memoriali degli ufficiali fornendo una rilettura innovativa di Caporetto e delle battaglie della ritirata. -
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La Battaglia dei Tre Monti ha questa caratteristica: con essa la brigata Sassari entrò nel mito perché fu la prima battaglia offensiva vinta dopo Caporetto e quella in cui gli arditi fecero il loro ingresso nella storia. Questo volume narra ciò che fecero gli 8.000 sardi, i 3.500 arditi, i 2.000 alpini e i 5.000 bersaglieri. Fu infatti una battaglia combattuta sull’Altipiano di Asiago da tutte le truppe d’assalto che la 1a armata aveva a disposizione: per tre giorni, in pieno inverno, oltre i 1.200 metri di quota, nella neve, per impedire che il nemico prendesse alla spalle l’esercito schierato sul Piave e sul Grappa.
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Andar per Trincee da Tolmino a Caporetto
14,50€13,78€Ventiquattro itinerari storico-escursionistici sui luoghi più controversi del fronte isontino durante il primo conflitto mondiale. Monte Nero, Monte Rosso, Mrzli vrh, Monte Rombon, la dorsale del Kolovrat, le retrovie italiane, quelle austriache e la testa di ponte di Tolmino sono inseriti in percorsi di varia difficoltà che portano il visitatore tra trincee e posizioni che videro ventinove mesi di scontri cruenti culminare drammaticamente nella battaglia che prese il nome da un piccolo paese di montagna: Caporetto.Marco Mantini (Gorizia, 1966) collabora con diversi enti e associazioni italiane e slovene nell’ambito della ricerca storica e del recupero della memoria materiale del Primo conflitto mondiale sul fronte isontino. Nel campo editoriale partecipa con diversi autori alla realizzazione di guide storico-escursionistiche e saggi storici. Per la Gaspari ha pubblicato: Da Tolmino a Caporetto. I percorsi della Grande Guerra tra Italia e Slovenia (I, II ed.); Viaggiare nella storia. Dall’Adriatico al passo di Monte Croce Carnico; Il racconto dei segni della Grande Guerra; La Zona Monumentale del Monte San Michele; La Zona Monumentale del Monte Sabotino; con S. Stok: I tracciati delle trincee sul fronte dell’Isonzo II e III. -
IL LIBRO CHE RIEPILOGA LE PRINCIPALI BATTAGLIE COMBATTUTE IN VENETO E FRIULI. Con schizzi a colori, ricostruzioni delle battaglie attraverso geo book, immagini inedite, biografie dai generali, agli ufficiali, ai decorati. Un libro di storia militare di facile lettura che mancava nell’editoria italiana.
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La Mobilitazione Femminile nella Grande Guerra – Vol. 2
35,00€33,25€In guerra le donne erano sempre state solo vittime. Nella Grande Guerra le donne furono indispensabili alla vittoria di quella che era considerata l’ultima delle guerra per l’unità nazionale. Il racconto delle crocerossine e delle dottoresse si svolge nel momento culminante del protagonismo femminile che aprì la via all’inserimento delle donne nella vita dello Stato ed è testimoniato dal loro eroismo: 54 medaglie d’argento e 190 di bronzo e una trentina di croci al merito. Ma questo ingresso delle donne nell’istituzioni ancor oggi non figura nei manuali scolastici a testimonianza di una storiografia che non ha saputo riannodare la popolazione con la sua storia. -
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Chirurghi in Prima Linea
29,00€27,55€L’epopea dei chirurghi coraggiosi che operarono a poche centinaia di metri dalla linea del fuoco. Il loro tempestivo intervento salvò migliaia di giovani italiani feriti così gravemente da non poter sopravvivere oltre poche ore. Alla fine l’indice di mortalità di questi “eroi dimenticati” fu molto elevata, pari a quella dei fanti. Genesi, quotidianità e scenari apocalittici vengono ricostruiti attraverso diari inediti, documenti inediti incrociati con i resoconti d’archivio che hanno fornito una documentazione fotografica e illustrativa da farne un libro fondamentale per la storia della medicina.Contardo Vergani è docente presso L’università degli Studi di Milano, dirige l’unità di day surgery dell’ospedale Maggiore Policlinico Fondazione Irccs Ca’ Granda. È autore di oltre 190 pubblicazioni scientifiche a stampa e di numerosi capitoli di testi di riferimento italiani e internazionali di chirurgia. Per la Gaspari ha collaborato al volume La Mobilitazione Femminile Nella Grande Guerra, Vol. Ii. Le Crocerossine E Le Dottoresse (2019).