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Che cosa del passato è così importante da dover rimanere nella memoria per sempre? In quali ricordi si trovano custoditi i fondamenti della nostra identità? In quale modo la coscienza di sé permette alla collettività e ai suoi membri di percepirsi come unità
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Alla Maniera dei Briganti
18,00€17,10€Dalla Parma rossa dell’anteguerra e delle battaglie interventiste fino all’esperienza di guerra nel Veneto e poi nel Carso, si dipana l’odissea di una generazione partita con grandi speranze di rinnovamento e poi gettata nella crisi del dopoguerra. Parma è città emblematica di questo cerchio che si chiuderà sul fascismo tradendo le aspettative di molti. Le parole asciutte e antiretoriche del protagonista s’intrecciano con la voce narrante che come in un film ci porta fin dentro la trincea, ad altezza d’uomo, fino a respirare con lui l’odore acre del combattimento. La Grande Guerra ne esce a colori, romanzo di formazione di una generazione.Ettore Cavalli (Parma 1891 - Opera 1987), ragioniere, fu un parmigiano dell’Oltretorrente, cuore pulsante della Parma popolare. Dopo la guerra, lasciata Parma, fu procuratore generale delle Cartiere Sterzi. Giorgio Cavalli (Verbania 1954) vive a Milano. Già insegnante di liceo in Piemonte e Lombardia e traduttore, è membro della redazione della rivista storico-letteraria “LineaTempo”. -
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Gli Arditi sul Grappa e a Susegana
18,00€17,10€La storia degli arditi che per l’80% provenivano dai ceti più umili delle campagne è uno dei pochi momenti della storia in cui “gli umili” vi entrano con i loro nomi e luoghi di nascita. Entrano come attori storici al pari di quelli delle classi che avevano monopolizzato il romanzo nazionale. Non conoscere le situazioni estreme e i sacrifici incredibili che questi ventenni superarono è stato finora una mancanza della storiografia italiana che li ha accomunati a protofascisti, quando invece, anni dopo, solo un’esigua minoranza aderì al fascismo e anzi molti divennero famosi antifascisti, come Ettore Viola che fu presidente dell’Associazione nazionale ex combattenti e partecipò all’Aventino rischiando la vita e altri ancora tra cui Sebastiano Ponzio di San Sebastiano, Leonida Répaci, Ottone Rosai e Angelo Giuseppe Zancanaro, per citare solo i più famosi, a sfatare il pregiudizio che vuole gli arditi precursori del fascismo semplicemente perché il regime li utilizzò per la sua ideologia totalitaria. Questo è il quarto volume dei sette previsti della Storia illustrata degli arditi. Volumi usciti:(2014); (2018); (2019); di prossima pubblicazione: La grande battaglia dell’ultimo inverno. Arditi e brigata Sassari nella battaglia dei Tre Monti il 28-31 gennaio 1918.Filippo Cappellano: ha frequentato il 165° corso dell’Accademia Militare. Ha operato a lungo in unità corazzate del V Corpo d'Armata di stanza in Friuli. Attualmente presta servizio presso l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito. Ha conseguito due lauree in Scienze politiche e in Scienze Strategiche. Collabora con varie riviste specializzate tra cui “Storia Militare”, “Rivista Militare”, “Rassegna dell’Esercito”, “Tecnologia e Difesa”, “Raids”, “Panorama Difesa”, “Corazzati”, "Storia e battaglie". Basilio di Martino: Generale dell'areonautica, è uno dei maggiori storici militari italiani, con F. Cappellano è autore de "I reparti d'assalto italiani nella grande guerra (2011, 2017). Per la Gaspari ha pubblicato "L'aviazione italiana a Caporetto" (2015), con F. Cappellano e A.Gionfrida "Un esercito forgiato nelle trincee, l'evoluzione tattica dell'esercito italiano nella grande guerra" (2008). PAOLO GASPARI: in più di vent’anni di ricerche ha portato alla luce i 16.000 memoriali degli ufficiali fornendo una rilettura innovativa di Caporetto e delle battaglie della ritirata. Storico della Grande Guerra conta al suo attivo numerose pubblicazioni, pubblicate dall'omonima casa editrice di Udine di cui è fondatore -
Sovrastando la città di Gorizia a settentrione, il Monte Sabotino è il testimone silenzioso di una storia che affonda le origini in un passato lontano. Attraverso le sue trame racconta la storia di genti e natura che, nel corso dei secoli, hanno contribuito a formare la nostra attuale civiltà. Una porzione di territorio di pochi chilometri quadrati dove si possono leggere come in una enorme enciclopedia naturale tutte le fasi che hanno contraddistinto lo sviluppo e l’evoluzione delle zone e dei popoli di questo lembo d’Italia. Il Sabotino è un grande libro aperto sulla storia
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L’Italia in Treno Vol.1
29,00€27,55€150 anni delle ferrovie italiane raccontati dai grandi illustratori Achille Beltrame, Walter Molino, Vittorio Pisani, Rino Ferrari, Aldo Raimondi e Ugo Matania. Un'affascinante storia anche per gli aspetti tecnici e ingegneristici del decollo industriale italiano e della vita sociale legata al treno. La ferrovia ha segnato in profondità la storia d'Italia ed è stata un elemento fondamentale nella costruzione dell'identità nazionale. Fattore di progresso non solo tecnologico ma anche economico e sociale, il treno ha costruito legami, ha messo in comunicazione genti, paesi e città ed ha rappresentato, in molte zone del Paese, la prima concreta presenza dello Stato Italiano. I treni, le stazioni, gli infiniti binari che venivano srotolati in ogni angolo della penisola, le ardite opere d'ingegneria sono stati i simboli audaci della forza di un popolo che lavorava alla costruzione di quell'identità nazionale necessaria per affrontare le sfide della modernità. (dalla Prefazione di Mauro Moretti)Guido Magenta, ingegnere meccanico specializzato in trasporti, si è dedicato agli aspetti storici e tecnici dei trasporti su rotaia. Svolge attività di divulgazione di cultura ferroviaria con conferenze pubbliche, interventi didattici nelle scuole e lezioni universitarie al Politecnico di Milano. -
Rommel a Caporetto
20,00€Dopo Le bugie di Caporetto, che ricostruiva lo sfondamento del 24 ottobre, in questo volume si racconta lo scontro tra tedeschi e italiani del 25 e 26 ottobre sui monti a sud di Caporetto, con le testimonianze dei generali e, soprattutto, degli ufficiali subalterni. -
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Occio e Malocchio, Giochi e Svaghi della Grande Guerra
18,00€17,10€Le forme di compensazione e di consolazione che sopperivano ai rischi letali delle trincee. I santini, le pipe, gli accessori per il fumo, le carte da gioco, i dadi, la dama, gli scacchi, il domino, il gioco dell’oca vengono raccolti nelle 350 immagini a colori del volume. -
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La Prima Vittoria sul Piave dopo Caporetto
24,00€22,80€Il primo libro sulla battaglia d’arresto Dopo la ritirata seguita allo sfondamento di Caporetto, nell’ottobre 1917, le truppe italiane della 3a Armata si ritirarono rapidamente attestandosi sulla riva destra del Piave pur con il nemico a poche ore di distanza. In pochi giorni i soldati e i comandi si prepararono a resistere all’imminente attacco. In una minuscola frazione di San Biagio di Callalta, Fagarè di Piave, era stato dislocato un pugno di uomini al comando di un tenente poco più che ventenne. Questi giovani soldati, ai quali si aggiunsero i primi ragazzi del ’99, seppero dapprima contenere l’improvviso assalto nemico, e poi respingerlo in poche ore sulla riva opposta, dando così inizio al periodo della “Battaglia d’arresto”. Questa è la storia di quella fredda mattina del 16 novembre 1917.Renzo Catellani, studioso del costume militare italiano, ha pubblicato saggi su “Uniformi & Armi” e con G. Stella i cinque tomi di Soldati d’Africa (Albertelli 2012), per la Gaspari:(2018). -
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Vita di Guerra
18,00€17,10€Ettore Viola, figlio di contadini della Lunigiana, fu il fante più decorato della guerra. Le sue imprese hanno il sapore dell’epica omerica, tanto più lo furono quelle da civile: Presidente dell’Associazione Nazionale degli ex combattenti in opposizione al fascismo, rimase alla Camera a contrastare il regime fino al novembre 1926. Un grande italiano pervaso di etica civile e onesta.Ettore Viola (Villafranca Lunigiana 1894-Roma 1986), figlio di contadini, si rese protagonista di una serie martellante di episodi di valore a Monfalcone nel 1915 che determinarono il suo passaggio a sottotenente per merito di guerra. Nella primavera 1916, in meno di 60 giorni ebbe due medaglie d'argento e la promozione a tenente per merito di guerra. Da capitano del VI Reparto d'assalto sul Grappa a Ca' Tasson ebbe - unico fante nella guerra - la Medaglia d'Oro e la Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia, in quanto giunto con soli tre uomini nelle trincee nemiche, prese il comando di altre truppe rimaste senza ufficiali e respinse ben undici contrattacchi austriaci. Eletto presidente dell'Associazione degli ex combattenti ad Assisi si oppose all'adesione al partito fascista e all'appoggio del governo. Rimase all'opposizione alla Camera dal novembre 1924 al novembre 1926 - a difendere strenuamente la libertà e la centralità del Parlamento. Espatriato in Cile, svolse opera antifascista durante la guerra. Rientrato in Italia nel 1944 rimarrà in carica come presidente dell'Associazione Nazionale Combattenti fino al 1958. Deputato nel 1948 combatté coraggiosamente contro la corruzione e il conflitto d'interessi di alcuni ministri del governo De Gasperi, venendo anche malmenato in aula. Arrivò perfino ad autoaccusarsi per ottenere una Commissione d'inchiesta e diede fondo a tutti i risparmi del lavoro in sudamerica. Seguendo il suo codice d'onore, le battaglie civili di Viola furono superiori alle sue imprese militari. Eccezionalmente fu consentito di seppellirlo al Sacrario militare del Monte Grappa - in territorio di Crespano - teatro delle sue imprese militari giovanili. Viola fu uno dei veri esponenti di "un'aristocrazia del valore" e ha indicato con l'esempio il rigore etico in quella vita quotidiana dove tutti noi siamo cittadini uguali e liberi. Vi sono pochi uomini che possono vantare coraggio in battaglia e grandi imprese nella vita civile. Quando se ne trova uno, nella storia d'Italia è utile che gli altri cittadini siano messi nella condizione di assaporarne le avventure. -
L'unica guida storico-escursionistica che porta il visitatore alla scoperta delle trincee, dei campi delle battaglie e dei monumenti del fronte italo-austriaco del Carso e dell'Isonzo con un linguaggio semplice e chiaro, adatto anche "ai non addetti ai lavori". Un'aggiornata, esauriente introduzione storica su ciò che è necessario sapere sulla guerra di trincea, sugli eventi bellici e sui grandi e piccoli monumenti sorti in memoria del conflitto, ma anche una guida per conoscere i diversi e non sempre evidenti "segni di guerra" del Carso e del Collio goriziano anche oltre confine, attraverso 11 Itinerari riccamente illustrati, facili da percorrere a piedi e in macchina, interessantissimi sia dal punto di vista storico che naturalistico.
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L’Italia in Treno Vol. 2
29,00€27,55€I 150 anni delle ferrovie italiane raccontati dai grandi illustratori Achille Beltrame, Walter Molino, Vittorio Pisani, Rino Ferrari, Aldo Raimondi e Ugo Matania. Un’affascinante storia anche per gli aspetti tecnici e ingegneristici del decollo industriale italiano e della vita sociale legata al treno. Guido Magenta ci regala ancora un viaggio nell’epoca “gloriosa” dei primi anni della ferrovia italiana, attraverso le immagini ed i disegni che hanno immortalato le ferrovie e che ne hanno alimentato l’immagine del progresso che rappresentavano allora e, che ancora oggi, interpretano.Guido Magenta, ingegnere meccanico specializzato in trasporti, si è dedicato agli aspetti storici e tecnici dei trasporti su rotaia. Svolge attività di divulgazione di cultura ferroviaria con conferenze pubbliche, interventi didattici nelle scuole e lezioni universitarie al Politecnico di Milano. -
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L’Eroe Nascosto Guido Bergamo
17,50€16,63€Le imprese militari e civili di questo ventiquattrenne studente, capitano (per merito) del battaglione , composto da friulani e veneti, sono raccontate anche con un enorme apparato di foto, mappe e schizzi. Guido Bergamo, di Montebelluna (Treviso), repubblicano, interventista democratico, studente di medicina, è, con le sue 4 medaglie d’argento e 4 croci al valor militare, l’alpino più decorato. Fu uno dei designati al trasporto a spalla del Soldato Ignoto all’Altare della patria nel 1921. Fondatore di leghe contadine e di cooperative, leader dei repubblicani sociali del trevigiano, medico dei poveri. Nel 1926, dopo l’esilio e la forzata rinuncia alla politica, divenne un luminare della ricerca sulle patologie polmonari e tisiche e morì proprio in seguito alle dosi di radium assorbito nelle sue ricerche.Lucio De Bortoli insegnante a Treviso, storico, è ricercatore e organizzatore di mostre e convegni nel Veneto. -
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Alpini alla Sbarra
18,00€17,10€Come fu possibile che degli alpini piemontesi passassero per codardi? Un processo agli alpini nell’estate del 1915, finora occultato per non incrinare un mito, scoperto nei faldoni dell’archivio dello Stato Maggiore dell’Esercito. Gli alpini piemontesi del Fenestrelle davanti al Tribunale Straordinario di Guerra nelle Dolomiti, convocato da Luca Montuori e presieduto da Giacinto Ferrero, i generali sulla cui durezza ha scritto Emilio Lussu; come Lussu descrive solo l’accaduto, l’Autore rivisita la vicenda militare e la storia degli alpini condannati con la testimonianza diretta della figlia di uno di loro.Damiano Leonetti (Pontedera, 1961), ingegnere, studioso di storia contemporanea, si occupa di argomenti meno conosciuti della Prima guerra mondiale. Ha pubblicato numerosi studi su “Aquile in Guerra”, rivista della Società Storica per la guerra bianca, e nel volume Le crocerossine nella Grande Guerra (Gaspari 2008) all’interno del progetto “Rileggiamo la Grande Guerra” per il Museo virtuale della Grande guerra di Redipuglia. -
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La Grande Guerra fu dichiarata con il proposito di “liberare” dal giogo degli Asburgo gli italiani “irredenti”, intendendo con questo termine quelli che vivevano ancora nelle terre “occupate”. Quando nel 1921 si trattò di far scegliere la salma da traslare all’Altare della patria, come simbolo dell’ultimo sacrificio degli italiani per aver completato l’unità nazionale, fu scelta la madre di un soldato irredento la cui salma era dispersa, Antonio Bergamas. Maria Bergamas è raffigurata in quasi tutti i libri di testo, ma del figlio Antonio ben poco è stato detto. Questo libro racconta la storia di Antonio e della madre.Lorenzo Cadeddu colonnello della riserva, è insignito dell’onorificenza di Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana e della Croce d’Onore dalla Croce Nera d’Austria. È presidente del Centro Studi storico-militari sulla Grande Guerra “Piero Pieri” di Vittorio Veneto. Tra i suoi ultimi libri:(2019); (2018); (2018) e (2018). Paolo Manzan è nato a Padova nel 1957: architetto, ex funzionario presso un’amministrazione dello Stato. Da molti anni appassionato studioso delle vicende del primo conflitto mondiale, vanta un’approfondita conoscenza dei campi di battaglia dell’Altopiano di Asiago. Il suo interesse e la collezione della storia postale con l’occasionale ritrovamento, di una lettera contenente notizie riguardanti un militare appartenente alla brigata Milano, gli hanno fornito lo spunto per una inedita ricerca su Antonio Bergamas.
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Il Terremoto in Friuli
14,50€13,78€Il 6 maggio 1976 una forte scossa di terremoto provocò morte e distruzione nel Friuli ancora parzialmente immerso nella civiltà contadina. Il sisma cambiò le vite di chi c’era e di chi non c’era: quell’evento segnò un solco nella storia, tracciò un confine netto tra il prima e il dopo. Rileggere oggi le cronache di allora, mentre un altro terremoto come la pandemia sta nuovamente cambiando le nostre vite, significa ripercorrere quel solco per non dimenticare e per continuare a progettare mondi diversi. Quell’esperienza insegna a guardare avanti senza cancellare le tracce del passato, insegna a ripensare il futuro, ad ascoltare le comunità, a ricevere e a restituire la solidarietà, a cogliere l’anima dei luoghi.Giacomina Pellizzari nata a Tolmezzo, laureata in Conservazione dei Beni Culturali, giornalista professionista, lavora al Messaggero Veneto. -
La prima ricostruzione dettagliata, e narrata, dell’azione di ricognizione e di combattimento degli aerei italiani nei giorni di Caporetto, con la descrizione dei combattimenti e degli equipaggi. Oltre 400 i personaggi della narrazione. Il volume è completato da oltre 80 immagini inedite di aerei con le loro schede tecniche
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La Mobilitazione Femminile nella Grande Guerra – Vol. 1
24,50€23,28€Un volume riccamente illustrato sul protagonismo e sulla genesi dell’emancipazione femminile. La guerra accelerò il processo di inserimento delle donne negli uffici e nelle fabbriche, specializzandole in molte professioni. Suore, nobildonne, ragazze e madri, operaie e impiegate di tutte le regioni lavorarono con sacrificio in una guerra che non era più solo d’eserciti, ma di popolo. La guerra che diede il senso d’identità agli italiani. L’unico volume che racconta con centinaia di immagini e foto la guerra delle donne che entrarono in massa finalmente nella vita sociale ed economica dello Stato. -
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I Pupilli della Partia
22,00€20,90€Tra le eredità della Prima Guerra Mondiale ci fu il dramma delle centinaia di migliaia di orfani di guerra, figli in genere di contadini e operai. La ricerca dà voce ai dimenticati protagonisti di quella tragedia. Fino all’epoca napoleonica l’assistenza agli orfani di guerra fu affrontata con la beneficenza e con la carità d’ispirazione cristiana. In Italia la questione degli orfani di guerra suscitò, nel periodo della Grande Guerra, un dibattito sociale e politico concluso con l’obbligo dello Stato di intervenire direttamente nell’assistenza e protezione dell’infanzia. Si affermò la concezione, anche giuridica, del bambino come soggetto diverso dall’adulto, con specifici diritti. In Friuli un ruolo centrale nell’assistenza ebbero il Patronato Friulano per gli orfani di guerra e l’Istituto Pro Orfani di Guerra di Rubignacco. Attraverso gli atti dell’Archivio di Stato di Udine si sono ricostruite le vicende e le lotte di madri ridotte nelle condizioni morali ed economiche più gravi e la tormentata storia di orfani abbandonati, contesi, malati o ribelli ai quali lo Stato dovette dare soccorso.Gaetano Vinciguerra insegnante, studioso di storia e organizzatore di mostre, ha pubblicato innumerevoli studi sul mondo della scuola. -
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Preti in Battaglia
29,00€27,55€Già nell’estate-autunno del 1915 i cappellani non aspettavano solo l’arrivo dei soldati nei posti di medicazione, ma andavano a confortare e a recuperare i feriti sul campo di battaglia, avvicinandosi sempre più alla linea di fuoco, lì dove serviva il loro soccorso, l’incitamento ai barellieri, l’organizzazione dello sgombero. Molti cappellani escono di notte, o di giorno fidando dell’abito talare o della croce cucita sulla divisa, a recuperare i corpi per darne sepoltura. Ma quella dei feriti che invocano soccorso oltre i reticolati e che muoiono senza nessuno vicino è per molti sacerdoti una cosa insopportabile. Ed escono dalle trincee. Seguono in coda le ondate d’assalto per poter subito raccogliere i feriti, e salvarli, e assistere i morenti, e salvarli. Sono giovani che hanno ancora l’ingenuità della gente semplice. Sono lì, abbandonati nella terra di nessuno, assetati, invocanti la mamma. Ecco allora che i cappellani escono dai ripari e di propria volontà per rispettare un vincolo morale, un’etica basata sul desiderio di non deludere chi si attende qualcosa da te, rischiano la vita spesso solo per tenere la mano ai feriti e tranquillizzarli. Eccoli correre tra gli scoppi delle granate. Nessuno l’ha loro ordinato. Anzi il loro posto canonico era il posto di medicazione o l’ospedaletto da campo, abbastanza lontano e sicuro. Il loro coraggio è eroismo puro, perché non raccontarlo? Se non lo si racconta è come se il loro sacrificio non sia mai esistito.Paolo Gaspari in più di vent'anni di ricerche ha portato alla luce i 16.000 memoriali degli ufficiali fornendo una rilettura innovativa di Caporetto e delle battaglie della ritirata. -
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La Battaglia dei Tre Monti ha questa caratteristica: con essa la brigata Sassari entrò nel mito perché fu la prima battaglia offensiva vinta dopo Caporetto e quella in cui gli arditi fecero il loro ingresso nella storia. Questo volume narra ciò che fecero gli 8.000 sardi, i 3.500 arditi, i 2.000 alpini e i 5.000 bersaglieri. Fu infatti una battaglia combattuta sull’Altipiano di Asiago da tutte le truppe d’assalto che la 1a armata aveva a disposizione: per tre giorni, in pieno inverno, oltre i 1.200 metri di quota, nella neve, per impedire che il nemico prendesse alla spalle l’esercito schierato sul Piave e sul Grappa.
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Andar per Trincee da Tolmino a Caporetto
14,50€13,78€Ventiquattro itinerari storico-escursionistici sui luoghi più controversi del fronte isontino durante il primo conflitto mondiale. Monte Nero, Monte Rosso, Mrzli vrh, Monte Rombon, la dorsale del Kolovrat, le retrovie italiane, quelle austriache e la testa di ponte di Tolmino sono inseriti in percorsi di varia difficoltà che portano il visitatore tra trincee e posizioni che videro ventinove mesi di scontri cruenti culminare drammaticamente nella battaglia che prese il nome da un piccolo paese di montagna: Caporetto.Marco Mantini (Gorizia, 1966) collabora con diversi enti e associazioni italiane e slovene nell’ambito della ricerca storica e del recupero della memoria materiale del Primo conflitto mondiale sul fronte isontino. Nel campo editoriale partecipa con diversi autori alla realizzazione di guide storico-escursionistiche e saggi storici. Per la Gaspari ha pubblicato: Da Tolmino a Caporetto. I percorsi della Grande Guerra tra Italia e Slovenia (I, II ed.); Viaggiare nella storia. Dall’Adriatico al passo di Monte Croce Carnico; Il racconto dei segni della Grande Guerra; La Zona Monumentale del Monte San Michele; La Zona Monumentale del Monte Sabotino; con S. Stok: I tracciati delle trincee sul fronte dell’Isonzo II e III. -
IL LIBRO CHE RIEPILOGA LE PRINCIPALI BATTAGLIE COMBATTUTE IN VENETO E FRIULI. Con schizzi a colori, ricostruzioni delle battaglie attraverso geo book, immagini inedite, biografie dai generali, agli ufficiali, ai decorati. Un libro di storia militare di facile lettura che mancava nell’editoria italiana.
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La Mobilitazione Femminile nella Grande Guerra – Vol. 2
35,00€33,25€In guerra le donne erano sempre state solo vittime. Nella Grande Guerra le donne furono indispensabili alla vittoria di quella che era considerata l’ultima delle guerra per l’unità nazionale. Il racconto delle crocerossine e delle dottoresse si svolge nel momento culminante del protagonismo femminile che aprì la via all’inserimento delle donne nella vita dello Stato ed è testimoniato dal loro eroismo: 54 medaglie d’argento e 190 di bronzo e una trentina di croci al merito. Ma questo ingresso delle donne nell’istituzioni ancor oggi non figura nei manuali scolastici a testimonianza di una storiografia che non ha saputo riannodare la popolazione con la sua storia. -
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Chirurghi in Prima Linea
29,00€27,55€L’epopea dei chirurghi coraggiosi che operarono a poche centinaia di metri dalla linea del fuoco. Il loro tempestivo intervento salvò migliaia di giovani italiani feriti così gravemente da non poter sopravvivere oltre poche ore. Alla fine l’indice di mortalità di questi “eroi dimenticati” fu molto elevata, pari a quella dei fanti. Genesi, quotidianità e scenari apocalittici vengono ricostruiti attraverso diari inediti, documenti inediti incrociati con i resoconti d’archivio che hanno fornito una documentazione fotografica e illustrativa da farne un libro fondamentale per la storia della medicina.Contardo Vergani è docente presso L’università degli Studi di Milano, dirige l’unità di day surgery dell’ospedale Maggiore Policlinico Fondazione Irccs Ca’ Granda. È autore di oltre 190 pubblicazioni scientifiche a stampa e di numerosi capitoli di testi di riferimento italiani e internazionali di chirurgia. Per la Gaspari ha collaborato al volume La Mobilitazione Femminile Nella Grande Guerra, Vol. Ii. Le Crocerossine E Le Dottoresse (2019). -
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Preti in Battaglia Vol. 2
20,00€19,00€“Spesso si pensa che lo stato di vita sacerdotale sottragga dalla storia. Si ritiene che servire Dio nella Sua Chiesa significhi, in qualche modo, deresponsabilizzarsi rispetto alle problematiche del mondo attuale. Si pensa ai sacerdoti come uomini da sacrestia, ai religiosi come esseri chiusi in un convento, ai contemplativi come persone avulse dalla società, isolate dal mondo, concentrate su uno spiritualismo lontano dall’umanità...”, scrive monsignor Santo Marcianò nella Prefazione, nella Grande Guerra accadde infatti che questi giovani cappellani militari diventarono uno degli elementi fondamentali sia per la coesione del reparto, e quindi per la sua sopravvivenza, che per la vittoria finale. La coesione di un reparto, base di qualsiasi successo nonché di sopravvivenza in situazioni estreme, dipendeva da un complesso di fattori, il più importante dei quali era senz’altro l’aggregazione di gruppo, a più livelli, che dal piccolo gruppo informale sale a una identificazione nel battaglione o nel reggimento e, come sottolinea Giorgio Rochat, “con un certo grado di provocazione, si può dire che un esercito per funzionare ha bisogno di amore, non come sesso, ma come capacità di rapporti umani intensi e affettivi tra eguali, ma anche tra superiori e inferiori”. Questa considerazione di Rochat sui sentimenti di amore, di amicizia. di condivisione profonda generata tra rapporti umani intensi tra eguali e tra superiori e inferiori in situazioni così fuori dalla norma ed estreme come furono quelle della Grande Guerra, va messa in correlazione con il fatto che quella guerra rappresentò il momento epico in cui si formò per la prima volta l’amalgama tra classi borghesi e classi popolari. Ecco allora che il racconto di ciò che fece Annibale Carletti di Cremona, Pietro Robotti di Alessandria, Eugenio Robbiano di Tortona, Ettore Civati di Como, padre Arcangelo Monaco di Vico del Gargano, di Giovanni Folci di Varese, di Ernesto Pisacane di Caserta, Giovanni Mazzoni di Arezzo e Vittorio Maini di Pavia diventano altrettante manifestazioni di amore per il prossimo. La narrazione delle loro imprese e delle persone che ne beneficiarono sono punti di cristallizzazione o abbreviazione narrativa della memoria collettiva in cui la società italiana può riconoscere sé stessa e la propria storia. E la conoscenza di sé stessi è la struttura mentale che ci permette di superare le nuove sfide che la storia non lesinerà. -
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Aquileia Capitale Spirituale della Prima Guerra Mondiale
14,50€13,78€Corrado Ricci, direttore generale nel Ministero della Pubblica Istruzione e presidente dell’Istituto di archeologia di Roma, ebbe una corrispondenza con i personaggi incaricati di tutelare il patrimonio archeologico della metropoli dell’impero romano. L’opera di propaganda ideologica della mistica cristiano-massonica nazionalista vide Gabriele D’Annunzio e Ugo Ojetti, letterati di regime, assieme a Celso Costantini, esperto d’arte sacra e futuro cardinale in Cina, elaborare la nuova mistica del sistema della Vittoria italiana sugli imperiali.Giorgio Milocco, giornalista pubblicista, è autore di oltre una trentina di pubblicazioni riguardanti il Friuli “Imperiale”. Per la Gaspari ha pubblicato:(2010); (2019) (Prefazione di Alberto Monticone); con C. Tincani, Domenico Rizzatti (2021). -
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Il Cammino del Tagliamento sull’ Antica Via di Allemagna
14,50€13,78€La guida ripercorre le tappe della rinascita della Via d'Allemagna e della sua parte friulana, la Via del Tagliamento, una tra le più importanti e antiche vie europee di pellegrinaggio. Oggi viene percorsa ancora a piedi, da un numero sempre maggiore di persone. Il testo presenta anche il complesso storico-architettonico dell'Hospitale di San Tomaso di Majano, fondato dai Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme nel 1199 e la sua storia locale ed internazionale, inseguendo le sue radici fino a Gerusalemme e al cuore della Persia, per poi risalire, cercando le sue ramificazioni in Friuli e sulla rete europea degli ospitali e dei cammini medievali. La guida è arricchita con 30 mappe delle vie storiche e attuali e oltre 100 fotografie dell'Hospitale e dei cammini del Tagliamento, ma anche di quelli verso Roma, Santiago e Gerusalemme. -
Il mito degli Alpini
15,00€Il mito degli Alpini si è concretizzato con lo scorrere del tempo come uno dei miti fondanti dell'Italia unita. Dalla conquista del Monte Nero ai massacri dell'Ortigara, si identificò i luoghi, le circostanze e i personaggi del costituirsi della vera propria Europa degli Alpini. In questo viaggio della e nella memoria l'Alpino-tipo si concretizza e si racconta non come un qualunque contadino-soldato pieno di disciplina, passività e rassegnazione, anzi un buon montanaro e un buon alpino sono pieni di intraprendenza, sanno arrangiarsi in qualunque circostanza, sono dei cento-mestieri allevati dalla vita ad affrontare le situazioni e a cavarsela. Questi risvolti comportamentali danno origine a tutta un'aneddotica, un colore e anche ad una letteratura che mostri come si alimenti il mito che intanto vien formandosi di questo soldato e uomo del popolo in divisa, fante, ma fante con la penna assolutamente speciale e con una sua pronunciata identità. Essi funzionano da sfogo e valvole di sicurezza, nella quotidianità colorita di una cronaca fitta di fiaschi di vino e di muli, salva però sempre l'adesione profonda a un mondo intimamente rispettoso dell'ordine e delle gerarchie "naturali". Espressione di una disciplina sociale diversa e civilmente superiore rispetto alla disciplina cieca imposta d'autorità sui piazzali delle caserme, ma soprattutto al rinnovamento di un patto della memoria, dagli effetti: un'inno alla giovinezza e all'ingenuità perduta per sempre nella morsa della Grande Guerra. -
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La Mobilitazione Femminile nella Grande Guerra – Vol. 3
24,50€23,28€La mobilitazione della società civile durante la Grande Guerra fu essenzialmente mobilitazione delle donne. Rappresentò la più grande prova di partecipazione popolare e coesione civile superata dagli italiani nella loro storia. In quella guerra vinsero infatti i popoli che riuscirono a essere più coesi e partecipi delle imprese dei soldati al fronte. La popolazione italiana, ultima arrivata tra le democrazie europee, diede prova di una capacità operativa che molto spesso supplì alle carenze organizzative dello Stato, ad esempio nella tutela e assistenza dei minori e nei cibi caldi sulla linea del fuoco. Le donne uscirono dalle case e dai ruoli domestici ed entrarono in massa nella vita economica e sociale. Il protagonismo femminile ebbe un’accelerazione e una diffusione che pervase tutte le classi sociali del Nord come del Sud. Non solo madrine di guerra e intellettuali appartenenti alle élites, ma anche donne della piccola borghesia e delle classi popolari: maestre, madri di famiglia per l’assistenza ai figli dei richiamati, donne reclutate per i lavori militari al fronte o nelle città nei laboratori di recupero tessuti, nell’Opera scaldarancio, lana, tutela delle minorenni, ecc., e poi le attrici, le spie, le dottoresse. Una storia che mancava nella storiografia della guerra che, tra l’altro, fu vissuta come la conclusione dell’unità d’Italia.Paolo Gaspari: storico, da diversi anni si occupa di storia militare, fondatore dell'omonima casa editrice di Udine. -
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La Religione Civile di un Popolo
24,50€23,28€L’Altare della patria è il luogo sacro dell’identità italiana, il simbolo della cosa più importante che hanno compiuto gli italiani nell’ultimo secolo e mezzo: una patria libera, indipendente e unita. Ma il Cimitero degli eroi di Aquileia fu il vero punto di partenza del processo identitario, poi riformulato con il Sacrario di Redipuglia. È il fronte dell’Isonzo il luogo vero, quello dove s’intrecciano milioni di storie di valorosi ventenni di ogni ceto sociale e regione. Questo libro è strutturato per gli insegnanti e gli studenti affinché recuperino il sentimento di una patria comune e dell’immane sacrificio collettivo compiuto per coronare il Risorgimento, così come è scolpito anche sulle lapidi di ogni municipio italiano. Storia della singola comunità e grande Storia sono così un tutt’uno.A CURA DI LORENZO CADEDDU, PAOLO GASPARI, GIORGIO SECCIA, GIUSEPPE SEVERINI, ROBERTO TODERO -
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Preti in Battaglia Vol. 3
29,00€27,55€I cappellani militari sono stati una componente fondamentale della coesione dei reparti e della condivisione dei cattolici alla condotta della guerra vittoriosa che, secondo le motivazioni dell’epoca, completava il Risorgimento e l’unità di tutti gli italiani. Questo terzo volume racconta e illustra con centinaia di foto e mappe i combattimenti in cui questi giovani ventenni appena usciti dai seminari o dai conventi compirono azioni temerarie, salvando vite di fanti e alpini, bersaglieri e marinai. -
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Povera Patria
16,50€15,68€I fanti ignoranti e gli ufficiali inferiori portati al macello da arroganti ufficiali superiori è un pregiudizio che non ha riscontro nella storia. Il libro analizza, attraverso documentazione d'archivio, numerosi processi militari, in cui gli imputati ebbero modo di dimostrare la propria innocenza attraverso le testimonianze di commilitoni e ufficiali superiori venendo così scagionati da accuse spesso pretestuose.Paolo Gubinelli, nato a Macerata, vive e lavora ad Ancona come procuratore della repubblica contro la criminalità organizzata, è autore di vari studi e per la Gaspari ha pubblicato(2014); con G. Dalle Fusine e P. Snichelotto, (2017); (2020). -
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Lo Spionaggio Italiano nel 1918
22,00€20,90€Pochi conoscono le avventure degli italiani paracadutati o arrivati via mare nelle terre invase del Friuli e del Veneto per svolgere l’attività spionistica. Romiati, Tandura, i fratelli Carli, De Carlo, Lorenzetti, d’Attimis, di Montegnacco, Barnaba e una decina d’altri informatori che a costo della vita permisero agli Stati Maggiori di avere precise informazioni grazie alle quali l’Italia vinse la Prima guerra mondiale. -
Delle migliaia di soldati schierati il 24 ottobre 1917 sulle pendici del Mrzli, davanti a Caporetto, non uno ripiegò con l’esercito in rotta, alimentando così la leggenda delle “brigate perdute”: i reparti che si sarebbero arresi senza combattere. Con un montaggio quasi cinematografico delle narrazioni degli ufficiali ‘in soggettiva’ l’autore ricompone un grande affresco, ridando voce ai giovani italiani in grigioverde di un secolo fa. Una narrazione rigorosa e avvincente che fa rivivere ogni minuto della giornata in cui ebbe luogo la battaglia più famosa della storia d’Italia. Il volume è illustrato da più di cento cartine e fotografie in gran parte inedite.
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La Zona Monumentale del Monte Sabotino
19,50€18,53€Il monte Sabotino, bastione settentrionale della testa di ponte austro-ungarica di Gorizia, rappresentò fin dall’inizio della guerra italo-austriaca un punto chiave del fronte dell’Isonzo. Straordinaria fortezza nella pietra, questo rilievo mostra ancor oggi pregevoli testimonianze dell’ars fortificatoria praticata prima dai reparti tecnici austro-ungarici e, dopo l’agosto 1916, da quelli italiani che lo trasformarono in un vero e proprio baluardo sotterraneo. Questo volume della collana “Archeologia di guerra” propone al pubblico uno strumento per comprendere l’affascinante metamorfosi di un Monte che per i suoi trascorsi bellici entrò nel mito collettivo della Grande Guerra, fu dichiarato Zona Monumentale nel 1922, attraversò il secondo conflitto mondiale, le vicissitudini del nuovo confine tra due mondi, la Guerra Fredda e la caduta della Cortina di Ferro, per trasformarsi in un museo all’aperto a vocazione transfrontaliera. Il Sabotino: 609 metri di roccia, scrigno eterno di guerre, di ferite, di cicatrici, di ricordi, di memorie, di ritorni dal passato fino a noi, oggi.Marco Mantini (Gorizia, 1966) collabora con diversi enti e associazioni italiane e slovene nell’ambito della ricerca storica e del recupero della memoria materiale del Primo conflitto mondiale sul fronte isontino. Nel campo editoriale partecipa con diversi autori alla realizzazione di guide storico-escursionistiche e saggi storici. Per l’editore Gaspari ha pubblicato:(I, II ed.); Viaggiare nella storia. Dall’Adriatico al passo di Monte Croce Carnico; ; ; con P. Gaspari e P. Pozzato: ; con S. Stok: II e III. -
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Pazzia e Sessualità nei Lager della Grande Guerra
18,00€17,10€Un'impietosa analisi delle sofferenze della clausura nei lager, le perversione e la vita sessuale, la pazzia, la simulazione e la psicologia dei reduci dalla prigionia. Il libro rivelazione di un grande scienziato.Amedeo Dalla Volta (Mantova 1892-Genova 1985) dal 1915 nel Corpo di sanità e chirurgia, fatto prigioniero nel 1917, durante la reclusione raccolse il materiale per gli "Studi di psicologia e psichiatria sui prigionieri di guerra". Nel gennaio 1930 fu nominato professore straordinario di medicina legale all'Università di Catania e, dal 1936, di Genova. Estromesso dall'accademia dal varo fascista della legislazione razzista (1938), rientrò nei ranghi dell'insegnamento a guerra conclusa grazie anche al solerte appoggio di padre Agostino Gemelli. Del 1961 è la sua importante opera: il "Dizionario di psicologia". Andrea Scartabellati studioso di storia e di antropologia, ha pubblicato e curato monografie e saggi dedicati ai temi della povertà, della storia della psichiatria e della follia di guerra.