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Morire a vent’anni
10,00€Morire a vent'anni -
Uno dei Tanti
20,00€Uno dei Tanti -
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La Guerra vista da un Idiota
20,00€La Guerra vista da un Idiota -
Tra Osoppo e Osvobodilna Fronta: fonti e problemi di storia della resistenza nel Goriziano
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Ragazzi in guerra - I Colinelli a Gorizia e con gli Alpini
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Fra Cielo e nevi eterne, forti di giovinezza e d'ardire Prefazione di Marino Biondi Postfazione di Stefano Majnoni. In questo libro è stata ricostruita la vicenda militare del capitano Massimiliano Majnoni, comandante della 245 a compagnia del Val d'Intelvi, schierato fin dal maggio 1915 nella Valcamonica. Si raccontano le epiche imprese degli alpini sui ghiacciai dell'Adamello e le sanguinose battaglie per la conquista di Conca Presena, del Monticello, di Passo Fargorida e Topete. Della conquista nel 1918 delle Marocche orientali e del passo dei Segni. In quest'ultima azione la compagnia di Majnoni ebbe ben 27 medaglie al valore. Alla fine della guerra Majnoni divenne addetto alla segreteria del Governatore di Trento Pecori-Giraldi, facendo poi parte della Delegazione Militare Italiana a Versailles. Qui strinse amicizia con Curzio Malaparte. Il carteggio inedito con lo scrittore pratese, che allora stava scrivendo Viva Caporetto, costituisce un eccezionale documento storico e letterario. Congedato nel 1922, il Majnoni divenne uno dei più stretti collaboratori di Raffaele Mattioli alla Banca Commerciale Italiana.
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La trincea della Memoria
10,00€La trincea della Memoria - quaderni della società storica per la guerra bianca Atti del convegno sulla legge 78/2001 per la tutela del patrimonio storico della I Guerra Mondiale, Roma 5 marzo 2004 La Società Storica per la Guerra Bianca ha voluto festeggiare il decennale della fondazione con un convegno che facesse il punto della legge 78/2001 per la tutela del patrimonio storico della Prima guerra mondiale. Una legge benemerita, che riconosce anche alla testimonianze di quel conflitto lo status di bene culturale: forti, trincee, iscrizioni, monumenti, ma anche documenti, fotografie, uniformi e i reperti che ancora si trovano sui campi di battaglia vengono così finalmente tutelati, censiti e riconosciuti. Esperti del settore, funzionari del Ministero dei Beni Culturali, storici, collezionisti, si sono confrontati in un acceso e proficuo dibattito che ha portato alla luce pregi e difetti della legge, proposte per un miglioramento e indicazioni per una sua corretta applicazione. -
Il Deutsche Alpenskorps sul Fronte Dolomitico nel 1915 A cura di Mario Dell'Eva. Prefazione di Paolo Pozzato con la biografia del col. Martini di Carlo Bindocci. Con l'entrata in guerra del regno d'Italia nel maggio 1915, gli austro-ungarici si trovarono in grande difficoltà in quando il fronte era sguarnito e la maggior parte dell'esercito imperial regio era impegnato ad oriente. Vi era quindi il pericolo di uno sfondamento da parte degli italiani, e per sventare tale eventualità, che avrebbe potuto coinvolgere la Baviera, la Germania inviò immediatamente sul fronte sud il Deutsche Alpenkorps, una divisione addestrata per la guerra in montagna, composta per la maggior parte da truppe bavaresi e prussiane, e dotata di artiglieria, truppe tecniche e di una squadriglia aerea. L'autore, colmando una singolare lacuna nella storiografia italiana della Grande Guerra, ricostruisce nel dettaglio la nascita, l'organizzazione e l'impiego di questa particolare unità che rimase sul nostro fronte fino all'ottobre 1915 e che impedì agli italiani di sfondare. In appendice vi è un itinerario ai luoghi di guerra nelle Dolomiti e alle superstiti testimonianze epigrafiche dell'Alpenkorps.
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Le vicende della Brigata Sassari, il reparto più decorato del Regio Esercito durante la Grande Guerra, si incrociarono con quelle della comunità calcinatese poco dopo la sua costituzione avvenuta nel febbraio 1915 a Tempio Pausania e Sinnai. La Sassari venne infatti stanziata a Calcinato, nel Bresciano, all'interno della zona di radunata e schieramento del XIII corpo d'armata, dal primo giugno al 20 luglio 1915. Qui completò l'addestramento in vista dell'impiego bellico che sarebbe poi avvenuto a partire dal 24 luglio sul fronte del Carso. Le gloriose gesta compiute nel conflitto e la tipicità regionale della Sassari rappresentano ancora oggi rilevanti spunti di ricerca per la storiografia militare e per quella sulle tradizioni e vicende socio-politiche dell'autonomismo sardo
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Le forme di compensazione e di consolazione che sopperivano ai rischi letali delle trincee. I santini, le pipe, gli accessori per il fumo, le carte da gioco, i dadi, la dama, gli scacchi, il domino, il gioco dell’oca vengono raccolti nelle 350 immagini a colori del volume
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Quando in Addio alle armi Hemingway descrive la fucilazione nei pressi di un ponte, quello era il ponte di Pradamano. Un esempio di come dai racconti della memoria paesana, dagli indizi dei testi e degli archivi si possano ricostruiti avvenimenti e biografie di personaggi in una storia popolare rimasta al di fuori della storiografia ufficiale.
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Out of StockLa battaglia del Monte Ragogna e lo sfondamento del Tagliamento a Cornino Marco Pascoli nato nel 1985 a Muris di Ragogna, con il gruppo di ricerca dello storico Antonio Scrimali svolge da diversi anni una ricerca per la catalogazione di graffiti, targhe, fregi e altre testimonianze sui campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale.
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Il Colpo di Zurigo - Clamoroso successo dello spionaggio irredentista nella prima guerra mondiale La leva di massa era partita ed entro ventiquattro ore i richiamati avrebbero dovuto presentarsi nelle caserme. Bravo chi era riuscito a scomparire nei giorni precedenti, perchè ora tutto si faceva terribilmente più complicato. Ogni angolo della città erra pattugliato. Il porto era stato sequestrato, tutti i contrabbandieri noti erano in carcere e la polizia austriaca cominciava a mostrare la sua abilità. Lungo le strade echeggiavano le grida delle famiglie sfasciate dagli eventi, i pianti degli amori definitivamente chiusi, le urla dei bambini strappati ai padri arruolati con la forza. La guerra stava arrivando con il suo crudele prologo.
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I Cavalieri del Cielo - L'Aviazione Militare Italiana dalle origini della Grande Guerra. Le "Aviazioni con le stellette" in Italia oggi
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L'erbariol - Piante spontanee di usi alimentare nella Bisiacaria
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La Grande Guerra in Alta Val Degano
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Poesia e prosa in bisiaco
10,00€Poesia e prosa in bisiaco -
I racconti del soldato
10,00€Memorie di un ragazzo che ha svolto il servizio di leva militare quando era ancora obbligatorio -
Out of StockLa Grande Guerra sul Carso di Castelnuovo nelle prime sei battaglie dell'Isonzo
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Il mondo rurale Bisiaco - Credenze, leggende e tradizioni attraverso i racconti e i ricordi di un tempo lontano
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Speranze, lagreme e fagòti - Storia dell'emigrazione turriachese nel mondo dal 1878 al 1940
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Silvio Benco nella Casa dei Bosma - Il giornalista scrittore triestino e la sua famiglia a Turriaco (1944-1949)
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Out of StockTurriaco nella Grande Guerra - Ricordi e immagini novant'anni dopo
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Contro Bora
12,00€Contro Bora - Racconti, poesie, teatro, canzoni. -
Itinerari di arte e fede nel Friuli Venezia Giulia
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Bisiacaria 2014
13,00€Bisiacaria 2014 - Poesie, dipinti, storie, tradizioni e racconti. -
Bisiacaria 2016
15,00€Bisiacaria 2016 - Poesie, dipinti, racconti, storie e tradizioni. -
Magnari Bisiachi
15,00€Magnari Bisiachi - Ricettario di piatti tipici bisiacchi -
San Pier D'Isonzo nella Grande Guerra
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Zughi bisiachi de 'na volta
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Aquile in guerra 16-2008
15,00€Aquile in guerra 16-2008 -
Aquile in guerra 14-2006
15,00€Aquile in guerra 14-2006 -
Aquile in guerra 13-2005
15,00€Aquile in guerra 13-2005 -
La Grande Guerra nella Valle D'Ampezzo - 1918 Da Caporetto a Vittorio Veneto - I due fronti e i territori occupati visti da Cortina d'Ampezzo Quinta parte Il libro quarto della serie, racconta ciò che accadde da giugno a dicembre 1917 seguendo il racconto dei soldati che dalle dolomiti furono trasferiti sull’Isonzo o al Passo Tonale o degli altri che rimasero a difendere le posizioni fino al 5 novembre. Gli eserciti europei continuarono la carneficina, un inutile strage, un suicidio. Dal 24 ottobre la situazione cambiò. L’esercito italiano si riorganizzò sulla linea del M. Grappa, Piave, Montello inseguiti dall’esercito austro-tedesco. Molti soldati imperiali di lingua italiana ottennero il permesso di rientrare in famiglia che non vedevano dall’agosto 1914. Tutti speravano la pace vicina. Non fu così. Cambiarono le strategie, i comandi supremi e le motivazioni della guerra.
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La Grande Guerra nella Valle D'Ampezzo - 1917 L'anno di Caporetto Visto da Cinque Torri - Lagazuoi - Forte Tre Sassi Quarta parte, giugno - dicembre 1917
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La Grande Guerra nella Valle D'Ampezzo - Cinque Torri - Lagazuoi - Forte Tre Sassi - Osservatorio ideale sul fronte della Grande Guerra Seconda parte. 1916 Le bellissime foto degli alpini e dei Kaiserschützen dal Lagazuoi a Som Pauses, ma anche la difficle coesistenza tra i Comandi e la popolazione ampezzana.