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All’alba della dichiarazione di guerra, i soldati italiani – per la gran parte emiliani - varcarono il confine all’oscuro di cosa li stesse aspettando. Questa è la loro storia, ricostruita tra testimonianze dirette e documenti inediti, per riportare alla luce un massacro per troppo tempo rimasto sepolto nei faldoni degli archivi.
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Morire per la Patria - I volontari del "Litorale Austriaco" nella Grande Guerra Il volume prende in esame il fenomeno del volontariato della Venezia Giulia o Litorale Austriaco, ripercorrendo le tracce di quei giovani, irredenti e non, che si presentarono alla prova del conflitto ricchi di idealità e di passioni. Ben presto, tuttavia, essi dovettero misurare il proprio slancio con la realtà di una guerra in cui il gesto individuale era sopraffatto dalla modernità messa al servizio della morte di massa. Il libro restituisce alla storia una vicenda che rappresenta forse l'ultimo baluardo del "mito della grande guerra", ricostruendo i percorsi di quanti ne furono protagonisti.
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Grande Guerra e ribellione contadina - Chiesa e Stato, possidenti e contadini in Veneto e Friuli (1866-1921) Dopo la Grande Guerra le campagne nord-orientali furono teatro della più grande agitazione agraria italiana che mobilitò oltre 580.000 contadini e braccianti organizzati dalle leghe cattoliche e socialiste. Nelle regioni teatro dello scontro tra due eserciti e occupate militarmente dagli austro-ungarici, si ebbe la più grande ribellione contadina del 900 italiano. Dal fitto intreccio di vicende individuali e delle storie famigliari dei proprietari emergono i caratteri sia di un popolo di contadini legati tenacemente alle consuetudini, alla solidarietà e all'associazionismo, ma emergono anche le caratteristiche delle élites terriere, dei parroci e dei vescovi.
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Che cosa del passato è così importante da dover rimanere nella memoria per sempre? In quali ricordi si trovano custoditi i fondamenti della nostra identità? In quale modo la coscienza di sé permette alla collettività e ai suoi membri di percepirsi come unità
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La battaglia del Solstizio
22,00€Storici austriaci, ungheresi, francesi e italiani ricostruiscono la battaglia decisiva della Grande Guerra in tutte le sue sfaccettature: navale, aereonautica, terrestre, del servizio informazioni e dell’attività dietro le linee nemiche. Il libro più esaustivo sulla battaglia che determinò l’inizio della dissoluzione della Duplice Monarchia danubiana. Illustrato con schizzi originali a colori. -
Delle migliaia di soldati schierati il 24 ottobre 1917 sulle pendici del Mrzli, davanti a Caporetto, non uno ripiegò con l’esercito in rotta, alimentando così la leggenda delle “brigate perdute”: i reparti che si sarebbero arresi senza combattere. Con un montaggio quasi cinematografico delle narrazioni degli ufficiali ‘in soggettiva’ l’autore ricompone un grande affresco, ridando voce ai giovani italiani in grigioverde di un secolo fa. Una narrazione rigorosa e avvincente che fa rivivere ogni minuto della giornata in cui ebbe luogo la battaglia più famosa della storia d’Italia. Il volume è illustrato da più di cento cartine e fotografie in gran parte inedite.
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Fucilate i fanti della Catanzaro. La fine della leggenda sulle decimazioni della Grande Guerra Per la prima volta viene ricostruita la più grande rivolta italiana nella Grande Guerra, quella di Santa Maria La Longa nella notte tra il 15-16 luglio 1917 e quella del 1916 sul Monte Mosciagh. Rivolte che portarono a decimazioni che generarono una leggenda. Frutto di una pluriennale ricerca d'archivio questo libro copre una lacuna storiografica su uno degli episodi più crudeli della guerra. Gli autori sono fra i maggiori storici della Grande Guerra, tra i loro libri: Francesco Baracca una vita al volo (1999), e le Fucilazioni sommarie nella prima guerra mondiale (2005).
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Prefazione di Giorgio Rochat, presentazione di Pierluigi Scolé Cosa accade a un comandante di battaglione, coraggioso, pluridecorato e in perfetta sintonia con i suoi alpini del Monviso, quando gli viene dato il comando di un battaglione di alpini veronesi che, transitando il treno vicino alle loro case, lasciano il reparto e il loro comandante si rifiuta di far sparare su di loro? La vicenda di Ernesto Bassignano, cuneese, la cui carriera sotto le armi si dipana tra il 1892 e il 1919, rappresenta un tassello importante per la comprensione dei codici di comportamento degli ufficiali superiori e della reazione del Regio Esercito nei confronti di un comandante che non represse con violenza un atto d’indisciplina dei suoi uomini.
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Ai confini della patria - Distintivi, decorazioni e Kappenabzeichen della Prima Guerra Mondiale Sono poche in Italia le collezioni di distintivi e decorazioni come quella dei Civici Musei di Udine. Questo primo volume ha voluto riportarne solo una parte. Non resta che sfogliarlo e seguire i reparti militari nei loro innumerevoli e a volte illogici spostamenti così minuziosamente trascritti sulle medagliette, per entrare nel multietnico esercito del fu impero austro-ungarico. Un mondo di ieri in cui perdersi nella ricerca.
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Almeno non ignobili - Esteti, aristocratici ed eversori alla prova della Grande Guerra e dell'impresa di Fiume Questo libro propone un aspetto finora trascurato della storiografia: la guerra degli esteti e degli aristocratici. L'eroismo delle élites secondo un etica cavalleresca e patriottica. Gaetano Facchi, Alessandra, Carlo e Cesare Porro, Fulcieri Paulucci di Calboli, Ludovico Toeplitz, D'Annunzio e molti altri personaggi in una angolazione nuova della partecipazione alla Grande Guerra delle élites.
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Il mito degli Alpini
15,00€Il mito degli Alpini si è concretizzato con lo scorrere del tempo come uno dei miti fondanti dell'Italia unita. Dalla conquista del Monte Nero ai massacri dell'Ortigara, si identificò i luoghi, le circostanze e i personaggi del costituirsi della vera propria Europa degli Alpini. In questo viaggio della e nella memoria l'Alpino-tipo si concretizza e si racconta non come un qualunque contadino-soldato pieno di disciplina, passività e rassegnazione, anzi un buon montanaro e un buon alpino sono pieni di intraprendenza, sanno arrangiarsi in qualunque circostanza, sono dei cento-mestieri allevati dalla vita ad affrontare le situazioni e a cavarsela. Questi risvolti comportamentali danno origine a tutta un'aneddotica, un colore e anche ad una letteratura che mostri come si alimenti il mito che intanto vien formandosi di questo soldato e uomo del popolo in divisa, fante, ma fante con la penna assolutamente speciale e con una sua pronunciata identità. Essi funzionano da sfogo e valvole di sicurezza, nella quotidianità colorita di una cronaca fitta di fiaschi di vino e di muli, salva però sempre l'adesione profonda a un mondo intimamente rispettoso dell'ordine e delle gerarchie "naturali". Espressione di una disciplina sociale diversa e civilmente superiore rispetto alla disciplina cieca imposta d'autorità sui piazzali delle caserme, ma soprattutto al rinnovamento di un patto della memoria, dagli effetti: un'inno alla giovinezza e all'ingenuità perduta per sempre nella morsa della Grande Guerra. -
Out of StockAlpini piemontesi, fanti della Sicilia, della Puglia, della Campania, delle Marche, dell’Emilia Romagna, del Veneto e della Lombardia, nonchè delle provincie di Alessandria e Casale Monferrato sono i protagonisti dei combattimenti contro gli I.R. Hoch - und Deutschmeister Nr. 4 e Potiorek Nr. 102 e altri reparti imperiali, descritti da Fritz Weber, in un tratto del fronte dell’Isonzo teatro per due anni di furibondi scontri a Plava, Zagora e Zagomilla. Frutto di una ricerca negli archivi dell’Ufficio storico dello Stato Maggiore e nell’archivio del generale Maurizio Gonzaga, il libro percorre le tappe delle battaglie e aiuta il riconoscimento dei luoghi ormai sommersi dalla vegetazione. Si tratta di posti legati a nomi entrati nell’epopea popolare come Maurizio Gonzaga, Giosué Borsi, Carlo Montanari, Ernesto Testa Fochi, Antonio Calamarà, Temistocle Franceschi e molti altri decorati. Una storia che collega gli avvenimenti ai luoghi e ai personaggi per rinvigorire il sentire comune e diffondere la conoscenza di atti valorosi il cui ricordo deve essere ravvivato di generazione in generazione.
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IL LIBRO CHE RIEPILOGA LE PRINCIPALI BATTAGLIE COMBATTUTE IN VENETO E FRIULI. Con schizzi a colori, ricostruzioni delle battaglie attraverso geo book, immagini inedite, biografie dai generali, agli ufficiali, ai decorati. Un libro di storia militare di facile lettura che mancava nell’editoria italiana.
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La storia degli Alpini e le tavole della "Domenica del Corriere" sembrano fatte apposta per integrarsi l'una nelle altre. Le tavole di Achille Beltrame, disegnatore unico della "Domenica del Corriere" per quarant'anni, e quelle successive di Walter Molino, hanno contribuito a veicolare nel Paese l'immagine positiva degli Alpini: l'Alpino è un "eroe" non per il gesto improbabile di lanciare la stampella contro il nemico (come il mutilato Enrico Toti), ma per la quotidianità della sua azione, per la resistenza di montanaro con la quale mantiene o conquista posizioni al limite del cielo, per il valore e l'ardimento richieste dalle scalate o dal movimento con gli sci. La ritirata nella sacca del Don, con la lunga teoria di uomini scuri che si muovono a fatica nel gelo, decimati dal freddo, dagli stenti e dal fuoco dell'Armata Rossa, trasforma però la sconfitta in epopea.
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Scoppio programmato - La geniale invenzione che avrebbe potuto cambiare il corso della guerra Prefazione di Luigi Emilio Longo A cura di Bruno Marcuzzo Questo libro avrebbe potuto titolarsi "Un genio alla guerra". Dopo aver letto le "memorie" di scrittori e poeti c'era da chiedersi che cosa poteva fare un inventore in guerra. Il caso ha voluto che fosse un medico a rappresentare la genialità italiana: un medico che inventò una spoletta con almeno mezzo secolo d'anticipo sui tempi. Le pagine sui trucchi che i generali imboscati e gaglioffi attuarono per impossessarsi della sua invenzione sono di un umorismo alla Wodehouse che sorprenderà il lettore.
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La fotografia di guerra sul Piave - Vol.2 Da Ponte di Piave al Ponte della Priula L'esercito, la popolazione, i paesi e le battaglie Questo secondo volume della collana fotografica sul Piave raccoglie immagini quasi tutte inedite sulle distruzioni nei paesi e sulle trincee, ma rappresenta anche la vita delle popolazioni e delle retrovie, con l'intento di fornire uno strumento per il recupero dei segni della storia nel territorio e una sua valorizzazione nei vari itinerari della Grande Guerra che ogni anno richiamano un numero crescente di visitatori. La narrazione è affidata alla memorialistica inedita dalla quale si colgono le fasi delle tre battaglie del Piave attraverso le testimonianze dei combattenti di prima linea.
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La fotografia di guerra sul Piave - Vol.1 Da Capo Sile a Ponte di Piave le imprese dei decorati e degli arditi Questo primo volume della collana fotografica sul Piave raccoglie immagini quasi tutte inedite sullo scontro tra i due eserciti, ma rappresenta anche la vita delle popolazioni e delle retrovie, con l’intento di fornire uno strumento per il recupero dei segni della storia nel territorio e una sua valorizzazione nei vari itinerari della Grande Guerra.
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Ali Dall'Adige al Brenta Le quasi 500 immagini per lo più inedite, con didascalie anche in inglese, la profondità delle ricerche d’archivio, la logica e la razionalità con la quale una grande quantità di dati è stata verificata, la descrizione dei documenti con approfondimenti bibliografici e storiografici fanno di questo volume un contributo destinato a segnare in modo importante gli studi sulla Prima Guerra Mondiale, in particolare sul travolgente sviluppo dell’Aeronautica nazionale.
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Le trincee, le baracche, le mulattiere e i ricoveri sono stati i punti “geografici” nella storia sociale della Grande Guerra, essi rappresentano uno degli aspetti portanti dell’attività militare. La logistica legata al Genio fu infatti un aspetto decisivo della guerra difensiva che l’esercito combattè nell’ultimo anno. Il generale Marieni, comandante dell’aeronautica negli anni in cui l’Italia doveva recuperare ritardi e inefficienze, fu colui che dai giorni seguenti Caporetto fino alla fine della guerra comandò quell’esercito di oltre 150.000 uomini che costruirono le linee difensive, le strade e i ponti per l’offensiva finale, risolvendo ciclopici problemi logistici e difensivi. Questa biografia condotta sui documenti dell’Archivio Marieni consente di rivalutare il merito di un generale la cui opera è tutt’oggi visibile in tanti luoghi del paesaggio veneto. Oltre 170 foto inedite e una sessantina di piante, schizzi, grafici e tabelle provenienti dall’Archivio Marieni documentano l’opera di uno dei maggiori artefici della vittoria italiana
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Con un saggio di Alessandro Gionfrida. Nel volume vengono passati in rassegna i momenti salienti, soffermandosi in particolare, sulla base della regolamentazione prodotta, ad esaminare le soluzioni adottate in campo tattico nel segno di un progressivo e faticoso, ma in ultima analisi riuscito, adeguamento alla realtà della guerra di trincea.
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I Gradesi nella prima Guerra mondiale
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Out of StockCon la stipulazione segreta del Patto di Londra, il 26 aprile 1915, Vittorio Emanuele III, Salandra e Sonnino, all’insaputa del Parlamento e del capo di S.M. dell’esercito Cadorna, rovesciarono la Triplice Alleanza con Germania e Austria- ungheria, imponendo la guerra a un Parlamento a maggioranza neutralista. Per una settimana l’Italia si trovò quindi alleata con entrambi gli schieramenti: questa è la storia di quel colpo di stato.
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Out of StockLa mancata sorpresa strategica, la 1a, 2a, 3a, e 4a battaglia dell’Isonzo, l’impreparazione politica e militare dell’Italia. Uno dei maggiori storici militari italiani e dei pochi esperti di strategia e logistica del Comando Supremo, ricostruisce il fallimento della sorpresa strategica, la 1a, 2a, 3a, e 4a, l’impreparazione politica e militare, l’Italia nei Balcani. Il volume contiene in appendice il famoso e sconosciuto “libretto rosso” di Cadorna Attacco frontale e ammaestramento tattico.
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Libro fondamentale per conoscere lo stretto rapporto tra scelte politiche e preparazione militare nel periodo dal 24 luglio 1914 all'entrata in guerra dell'Italia il 24 maggio 1915. Sfata alcune leggende e luoghi comuni sull'impreparazione militare italiana, individua le responsabilità politiche dello scollamento tra condotta politica della prolungata neutralità e il disegno di guerra via via intrapreso da Cadorna per la mobilitazione di milioni di cittadini-combattenti.
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Out of StockI cecchini nella Grande Guerra Sembra paradossale, ma nella guerra di massa e di materiali ogni esercito si dotò di franchi tiratori - gli Scharfschutzen tedeschi, gli snipers britannici, americani e canadesi, i tirailleurs d'élite francesi, i tiratori scelti italiani e i cecchini austro-ungarici - in realtà la storia di costoro è avvincente tanto quanto il film Il sergente York con Gary Cooper.
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Rommel sul fronte italiano nel 1917 - Wir zogen nach Friaul - Le battaglie della ritirata di Caporetto Prefazione di Marco Rech Traduzione di Maria Grazia Jussig Venimmo verso il Friuli è il titolo di una canzone dei lanzichenecchi; ed è proprio il senso della storia e la descrizione delle battaglie da Caporetto al Grappa che fanno di questo libro un documento prezioso per la storiografia sulla ritirata di Caporetto. Si può dire che le imprese militari del tenente Erwin Rommel sul Kolovrat, sul Matajur, a Forcella Clautana e a Longarone - tra le più brillanti dell'intera guerra - trovino in questo libro il necessario compendio con i caratteri dei vari personaggi minori, scanzonati e temerari. Un libro che sorprenderà il lettore.
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Caricat... Genova! - Il reggimento "Genova Cavalleria" nella battaglia di Pozzuolo del Friuli 30 ottobre 1917 Il 30 ottobre 1917 il Reggimento "Genova Cavalleria", inquadrato nella 2° Brigata di Cavalleria con i "Lancieri di Novara", è protagonista dell'epica battaglia di Pozzuolo del Friuli, piccolo paese vicino a Udine. Il reggimento assolve il compito di rallentare la travolgente avanzata delle truppe austro-tedesche, esaltate dal successo ottenuto a Caporetto, al prezzo della perdita di oltre la metà dei propri effettivi. Il sacrificio però non è vano, in quanto il tempo guadagnato consente al grosso dell'esercito di ritirarsi e di organizzare una nuova linea difensiva sul Piave, da cui verrà lanciata l'offensiva decisiva del 1918. Questo libro, benchè incentrato sul ruolo di "Genova" prima, durante e dopo la battaglia, analizza anche l'impiego della cavalleria in generale (e di "Genova" in particolare) durante il primo conflitto mondiale.
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1915-1918 I reggimenti italiani protagonisti sul fronte Carso - Isonzo - Piave
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Santa Gorizia - I simboli della Grande Guerra nel ventennio isontino Il volume narra e illustra, anche attraverso le abbondanti fotografie, le maggiori opere architettoniche che esaltano lo sforzo italiano nella Grande Guerra e che sono concepite dal regime di Mussolini. L’area di riferimento è l’Isontino: – Gorizia con i suoi templi e i suoi simboli di pietra; – Oslavia con il suo ossario; – Redipuglia con il suo sacrario e la stazione; – il Carso goriziano con i suoi cippi.
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I goriziani e i friulani nel Corpo Italiano in Estremo Oriente (1918-1920)
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Più Cento - Siai Marchetti: dal 1915 storie di uomini e aeroplani Nel 1934 volava per la prima volta il prototipo dei un velivolo destinato a diventare leggendario, simbolo dell’Aviazione italiana e della sua supremazia mondiale:la sua sigla era “S.79”, il suo progettista l’ing. Alessandro Marchetti. Nei primi anni della sua carriera, questo velivolo conquistò primati, vinse competizioni, infrangendo tutte le barriere dei suoi predecessori. Un’altra particolarità lo distingueva: la possibilità di incrementare ulteriormente la spinta dei suoi motori per brevi periodi; questo era il “più cento” e questa era la SIAI Marchetti, sempre avanti, sempre al massimo, dal 1915. Oggi cento anni sono trascorsi… riscopriamo un passato mai dimenticato per costruire un futuro indimenticabile: ecco perchè abbiamo scritto questo libro.
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La Guerra Aerea da Caporetto a Vittorio Veneto 24 ottobre 1917 - 4 novembre 1918 Aviazione. Dopo il successo del suo precedente libro “L’aviazione nel Nord-Est”, con il quale ha ottenuto il premio letterario “Giulio Douhet”, l’autore ha voluto approfondirne una parte, analizzando lo sviluppo dell’aviazione durante la Grande Guerra. Per fare ciò, ha scelto il periodo più significativo, quello che va da Caporetto alla fine della guerra e ciò perché il periodo precedente era tecnicamente poco rilevante, mentre nell’ultimo anno di guerra lo sviluppo degli aerei austro-tedeschi, francesi, italiani e inglesi è stato notevole. Con questo libro, l’autore non ha voluto raccontare le glorie della guerra aerea, ma la forza e le carenze dei mezzi e degli uomini e la simbiosi degli aerei con l’esercito che combatteva a terra. All’inizio, l’aereo sembrava un mezzo debole e di scarso interesse ma, rivelatosi come l’occhio indiscreto e pericoloso del nemico, fu subito duramente combattuto dai vari schieramenti, che a loro volta si impegnavano per aumentarne le prestazioni e il controllo nei cieli. È stata proprio questa partenza, a far crescere enormemente tutta l’aviazione.
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1915 - 1918 La Grande Guerra sul fronte italiano Prima Guerra Mondiale. Con questo volume abbiamo voluto raccontare solo le vicende principali della Grande Guerra sul fronte italiano per far comprendere al lettore l’essenza dei fatti, dando soprattutto importanza all’effetto iconografico di tutto il fronte italiano utilizzando alcune centinaia di fotografie, molte inedite, tratte dalle nostre collezioni personali che, meglio di molte parole, possono far capire le condizioni di vita e le sofferenze a cui furono sottoposti i soldati degli eserciti che per oltre tre anni hanno combattuto una terribile guerra di posizione, per buona parte combattuta in montagna, anche oltre i 3.000 metri di quota. Ne è nato un volume a supporto delle numerose mostre che noi organizziamo sul tema in tutta Italia che crediamo possa essere una valida sintesi per ricordare una pagina importante della nostra storia. Questa raccolta di immagini vuole ricordare i sacrifici degli uomini di tutti i popoli che combatterono sul fronte italiano ed essere una documentazione dei luoghi interessati dal conflitto che portano ancora le cicatrici di una guerra che non è stata dimenticata.
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Un libro fondamentale per comprendere il problema del consenso alla guerra nelle trincee. Centinaia di cappellani e di preti-soldati coetanei dei fanti provenienti dai ceti rurali condivisero per tre anni il sacrificio sui campi di battaglia e portarono conforto ai feriti e ai morenti. Le loro testimonianze e le loro biografie sono una componente essenziale per la conoscenza della Grande Guerra. Centinaia di foto e di biografie all’interno di un’epopea popolare.
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Out of StockArtiglieria da trincea austro ungarica e germanica - Storia e tattica Un volume indispensabile per studiosi, collezionisti, esperti di militaria e soprattutto per st.orici. Tecnica, munizionamento e industria bellica alla prova dell’uso in prima linea per l’appoggio della fanteria e delle squadre d’assalto.
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Out of Stock
AUTOMITRAGLIATRICI BLINDATE E MOTOMITRAGLIATRICI NELLA GRANDE GUERRA
€ 25,00Com'è noto, nel 1914-1918 l'Esercito italiano non potè inviare al fronte, per le limitate possibilità industriali e per la scarsa collaborazione da parte degli Alleati, i "tanks" che erano apparsi nelle Fiandre dal settembre 1916. Tuttavia, il Comando Supremo riuscì a schierare un piccolo nucleo di automitragliatrici blindate, che giunsero sull'Isonzo tra il 1915 ed il 1916. Altre se ne approntarono nel tardo 1917, ma fu solo dopo la ritirata sul Piave, esse vennero utilizzate in forze sia nel contrastare l'offensiva austriaca di giugno, sia a Vittorio Veneto. Questo III volume, come i precedenti riccamente illustrato, ne ripercorre la travagliata storia, insieme con quella brevissima dei reparti motomitragliatrici creati nell'estate dello stesso 1918. L'autore, dopo essersi soffermato sugli sviluppi tecnici della macchina Ansaldo, ricorda anche gli studi e i brevetti di numerosi inventori