Grande Guerra e ribellione contadina – Chiesa e Stato, possidenti e contadini in Veneto e Friuli (1866-1921)
Dopo la Grande Guerra le campagne nord-orientali furono teatro della più grande agitazione agraria italiana che mobilitò oltre 580.000 contadini e braccianti organizzati dalle leghe cattoliche e socialiste. Nelle regioni teatro dello scontro tra due eserciti e occupate militarmente dagli austro-ungarici, si ebbe la più grande ribellione contadina del 900 italiano. Dal fitto intreccio di vicende individuali e delle storie famigliari dei proprietari emergono i caratteri sia di un popolo di contadini legati tenacemente alle consuetudini, alla solidarietà e all’associazionismo, ma emergono anche le caratteristiche delle élites terriere, dei parroci e dei vescovi.