Un evento di alta portata storica e culturale, diviso in quattro serate del mese di luglio, sviluppato all’interno della Dolina dei Bersaglieri con il coinvolgimento di tutta l’area carsica dedita a museo della Grande Guerra a cavallo tra i Comuni di Fogliano Redipuglia e Ronchi dei Legionari.

I protagonisti delle serate sono scelti tra i Gruppi di ricerca teatrale e di performance che meglio si adattano al compito specifico di raccontate le vicissitudini tremende del primo conflitto mondiale con giusto garbo ed equilibrio storico e con le professionali capacità artistiche.
La scenografia basata sulla semplicità, con ottimo effetto di luci, dona valore aggiunto agli spettacoli rendendo la Dolina dei Bersaglieri un ideale palcoscenico risaltando anche la naturale presenza della caverna e degli impianti difensivi.
L’iniziativa, oltre ad esaltare i valori storici che si comprendono attraverso la visione e l’ascolto delle serate culturali proposte, è portatrice di attività promozionale per la località in genere, attraverso una combinata organizzazione partner con l’Azienda dei trasporti di Gorizia che favorisce la possibilità di presenziare gli spettacoli agli ospiti forestieri delle località turistiche.

EDIZIONE 2018

Località Dolina dei Bersaglieri (Redipuglia/Ronchi)
Servizio navetta dal parcheggio superiore del Sacrario
Inizio spettacoli ore 21.30


5 luglio: SOLDATO MULO VA ALLA GUERRA
con Massimo Barbero, Teatro degli Acerbi ISRAT – Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea di Asti Archivio della Teatralità Popolare – casa degli alfieri consulenza storica di Nicoletta Fasano e Mario Renosio

Ecco una relazione, quella col mondo animale, che non è semplice convivenza, coabitazione forzosa, ma è identificazione dell’essere-uomo con l’essere-animale: è l’istinto di sopravvivenza a farla da padrone in trincea, è l’istinto di fuga che fa dell’uomo un disertore, è la fame che ti mangia da fuori e la paura che ti rode da dentro. Nel mondo straziato dalla guerra la bestialità è caratteristica degli uomini, abbrutiti dalla violenza, mentre gli animali al fronte, coprotagonisti di episodi tragici o inaspettatamente sentimentali, rimangono l’ultimo baluardo di umanità e vita.

 

12 luglio: GRANDE GUERRA STORIE DI GENTE E DI FAME
con l’Orchestra di Fiati della Livenza, diretta dal Maestro Walter Bonadè

Lo spettacolo propone l’esecuzione di alcuni importanti brani con tenore solista, con accompagnamento orchestrale e brani strumentali originali ispirati al tema in oggetto, tra i quali si insinueranno le letture di testi che tenteranno di far emergere la tragica realtà vissuta dalle popolazioni civili dell’epoca. Non solo quindi la realtà tremenda della trincea, ma uno sguardo a più ampio spettro sul momento storico, le paure, i sentimenti, la lontananza.

 

19 luglio: A.R. KUGY, L’ECO LONTANA DELLA PACE
brani tratti dai libri di Julius Kugy, voci narranti Massimo Somaglino e Luciano Santin, canto Ilaria Zanetti, pianoforte Cristina Santin

Definire Kugy un pacifista sarebbe forse eccessivo. Certo fu sordo al richiami del nazionalismo e delle armi. “Non sono mai stato amico della divisa”, scrive. E ricorda mamma Julia che, a proposito dei corteggiatori delle figlie tagliava corto “Non voglio sciabole”.
Però nel 1915, quando l’Italia entrò in guerra contro l’Austria, aprendo un fronte montano, l’ormai cinquantasettenne dottore decise di mettere la sua vastissima conoscenza delle Giulie al servizio del suo Paese, e si offrì quale Alpine Referent volontario.
Dopo i monti, l’altra grande passione di Kugy fu la musica, cui è dedicata la seconda parte dell’evento. Il dottore suonò l’organo e ne donò uno, ancora esistente, alla chiesa dei mechitaristi di Trieste, con il patto di poterlo suonare la sera. Fu inoltre tenore nel Coro Palestriniano, e curatore della branca musicale dello Schillerverein, per il quale organizzò numerosi concerti, dai cui programmi sono stati scelti alcuni dei brani di questa sera.

 

26 luglio: TUTTO FU AMBITO E TUTTO FU TENTATO
con Massimo Somaglino, Marzia Postogna, Veronica Vascotto e Cristina Santin

L’evento percorre la vita dell’Imaginifico, D’Annunzio,ribollire di invenzioni, amplificazioni, slanci e contraddizioni, partendo dal suo affermarsi nel panorama culturale italiano, per passare all’apostolato interventista e all’azione in guerra (con un focus su Randaccio e la vicenda dei “Lupi di Toscana”), alla Marcia di Ronchi e alla Reggenza del Carnaro (simbolo di ciò che sarebbe potuto essere e non è stato), per concludersi nella gabbia dorata del Vittoriale.

 

Note:
Partecipazione gratuita. Posti a sedere su prenotazione.
Servizio pullman da Trieste per le serate del 12 e 26 luglio con fermate a richiesta se concordate precedentemente.
Stand di degustazione dei prodotti enogastronomici tipici del territorio.