Sabato 3 novembre si è svolto il “Viaggio nella Memoria Redipuglia – Caporetto” che ha visto la partecipazione di 420 turisti provenienti da tutta Italia.

Si può dire “festa del ricordo” quella rappresentata dal riuscito viaggio nelle memoria con il treno storico che sabato è partito da Redipuglia con arrivo a Caporetto/Kobarid in Slovenia.
Festa soprattutto per la gaia presenza di tantissimi giovani e bambini che formavano questa sorta di tradotta tra i 420 partecipanti, provenienti da tutt’Italia, con rappresentanze di Francia,Slovenia, Repubblica Ceca, Germania, Ungheria. Tutt’una rievocazione storica in gran stile per tutto il viaggio e con il Teatro improntato sotto la tettoia di Santa Lucia con la straordinaria partecipazione del folto gruppo di che rappresentava i “civili” nella tradotta militare Baita Marvi di Cittadella Padova,il Coro Sant’Ignazio che ha commosso con le più celebri canzoni di guerra ed il trio Ater FBA di Milano che rappresentava la novità di questa edizione con l’esecuzione di canzoni tradizionali italiane. Commovente l’omaggio floreale da parte dei partecipanti all’Ossario di caporetto, dove l’organizzazione aveva previsto un fiore per ogni persona.
Sul treno anche il presidente del consiglio provinciale Gennaro Falanga con l’Assessore Mara Cernic e diversi funzionari della Turismo Friuli Venezia Giulia, particolarmente interessati ad un maggior sviluppo di questo vento transfrontaliero specie nell’andare verso le cerimonie del centenario della Grande guerra.
Un evento questo, possibile solo e grazie all’intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e dell’Ente ferrovia Slovenia, che di anno in anni si è ammantata di popolarità tanto che la possibilità di parteciparvi è diventata un ambizione ed un orgoglio per dire “anch’io c’ero”. Ben 187 persone sono rimaste tra gli elenchi di riserva a causa del completamento dei posti disponibili; purtroppo l’organizzazione si scusa attraverso il responsabile Franco Visintin con quanti non sono riusciti a partecipare al viaggio e spiega che il limite per i posti non sono solo del treno ma anche della complessa organizzazione dei pullman, del Museo, dell’Ossario e dei Ristoranti e conclude il responsabile dicendo che piuttosto di scontentare attraverso un cattivo servizio i partecipanti è meglio limitarne la partecipazione, invitando tutti alla prossima edizione.
Nel quadro delle iniziative del progetto “…verso il centenario della Grande Guerra” perseguito dai Sentieri di pace della pro loco dio Fogliano Redipuglia gli organizzatori pensano di realizzare anche un treno il mese di maggio e riservarlo, con appropriato programma, solo alle scolaresche.